Il “cibo come strumento di reinserimento sociale” se ne parlerà nell’ incontro on line del Polo universitario penitenziario di Roma
ROMA – Il Polo Universitario Penitenziario di Roma Tre e il Corso di Laurea in Scienze e culture enogastronomiche in collaborazione con il Dipartimento di Scienze e la Cooperativa agricola sociale O.R.T.O. una realtà attiva nel territorio della provincia di Viterbo, promuovono un incontro-dibattito in modalità a distanza, mercoledì 23 giugno dalle ore 15:00 alle ore 18:30.
L’occasione è offerta dalla presentazione del progetto “Semi-Liberi. Agricoltura sociale in carcere” avviato nel 2017 dalla Cooperativa O.R.T.O. presso la Casa Circondariale di Viterbo.
Questa importante esperienza offrirà lo spunto per una tavola rotonda che si annuncia di grande interesse. Un dibattito aperto per parlare di rieducazione e inserimento lavorativo delle persone private della libertà. Come sta cambiando l’attività rieducativa? E’ possibile trasformare un istituto di pena in luogo di costruzione di benessere? La produzione di eccellenza artigianale e agro-alimentare può essere un esempio di innovazione al servizio della collettività e di percorso rieducativo per i detenuti? Come può un consumatore essere attore dei percorsi di innovazione agricola e sociale?
L’ incontro on line
L’Università Roma Tre sarà rappresentata dal Prof. Giancarlo Monina, Delegato del Rettore per la formazione universitaria negli Istituti penitenziari, e dalla Prof.ssa Livia Leoni, coordinatrice del Corso di Laurea in Scienze e culture enogastronomiche, mentre il Presidente della Cooperativa O.R.T.O. Dott. Marco Di Fulvio illustrerà le caratteristiche del progetto.
Alla tavola rotonda, moderata dallo scrittore Carmelo Musumeci, parteciperanno Daniela de Robert del Garante nazionale per i diritti delle persone private della libertà personale; Natalina Fanti, Responsabile Servizi Educativi della Casa Circondariale di Viterbo; Oscar La Rosa, CEO di “Economia Carceraria” e Tony Urbani, Ricercatore dell’Università della Tuscia.
L’incontro proseguirà con il contributo di Benedetta Calabresi, ex studentessa di Scienze e culture enogastronomiche e autrice della tesi “Il cibo come strumento di reinserimento sociale” e le testimonianze di Imma Carpiniello, CEO della Cooperativa Le Lazzarelle di Pozzuoli, e Agnese Inverni, Tutor del progetto “Semi Liberi” presso la serra della Casa Circondariale di Viterbo.
Concluderà l’incontro il Presidente Marco di Fulvio.
Il progetto “Semi Liberi”
Attivo dal 2017 per la rieducazione e il reinserimento sociale e lavorativo dei detenuti sostenuto da volontari che promuovono un modello di agricoltura che sia sempre più ecosostenibile ed inclusiva. Oltre a fornire strumenti formativi per i detenuti, ha la peculiarità di voler produrre alimenti particolari – i germogli di piante commestibili a elevato valore nutritivo – all’interno di un luogo che per vocazione non richiama i concetti di “benessere e salute”.
L’accesso all’aula virtuale sarà consentito ahttp://link partire dalle ore 14:50 tramite il seguente link