Via le mascherine all’aperto, ma molti le vorranno ancora mantenere: mentre si attende il responso del Comitato tecnico scientifico sulla possibilità di porre fine all’obbligo di indossarle all’aperto è stato condotto uno studio da degli esperti dell’Università di Waterloo sull’effetto psicologico delle mascherine abbiano potuto produrre negli ultimi 15 mesi di pandemia sia sulle persone che di ansia sociale già soffrivano sia su quelle che non l’avevano.
Lo studio è stato condotto da esperti del Dipartimento di psicologia dell’ateneo belga ed è sia online che pubblicato sulla rivista “Anxiety, Stress & Coping”. Il professor David Moscovitch, coautore dell’articolo, evidenzia come si sappia troppo poco di come l’uso della mascherina abbia impattato sulle interazioni sociali, sulla salute mentale generale e in particolare sull’ansia sociale: «Una condizione che nella sua forma patologica estrema colpisce fino al 13% della popolazione» dice «e che è caratterizzata da un’autopercezione negativa e dalla paura che il proprio aspetto o comportamento non corrisponda alle aspettative e alle regole sociali». Gli studiosi hanno analizzato la letteratura disponibile relativa a 3 fattori che potrebbero contribuire all’ansia sociale da mascherina: ipersensibilità alle norme sociali, errori nella comprensione di segnali ed emozioni espressi attraverso il volto, propensione all’auto-occultamento come forma di sicurezza.
Lo studio poi precisa come la mascherina abbia aggravato la situazione di persone che soffrivano di ansia sociale e quali impatti abbia avuto su tutti gli altri nell’ultimo anno: «L’uso di mascherine da parte di persone con ansia sociale è probabilmente influenzato da come percepiscono norme e aspettative sociali, percezioni che possono o meno essere coerenti con le linee guida di sanità pubblica e che possono variare ampiamente in base alla regione e al contesto». I ricercatori hanno anche rilevato che le persone con ansia sociale da un lato hanno difficoltà a capire segnali ambigui e possono interpretarli negativamente, dall’altro si preoccupano di sembrare a loro volta poco comprensibili o impacciati. Le persone con ansia sociale percepiscono le mascherine come una strategia di auto-occultamento: potrebbero cioè vivere lo strumento come qualcosa dietro la quale potrebbero nascondersi difetti che pensano di avere e temono di mostrare.
I timori degli esperti non riguardano solo i malati di ansia sociale: «È anche possibile che molte persone che non hanno mai combattuto con questo problema prima della pandemia possano sentirsi più ansiose del solito mentre stiamo uscendo dalla pandemia» ha concluso il professor Moscovitch parlando dell’impatto delle mascherine sulla salute mentale.