Roan, intensa l’attività nel 2020: il bilancio operativo del reparto della Gdf

CIVITAVECCHIA – In occasione del 247° anniversario della fondazione della Gdf il comandante del reparto operativo aeronavale di Civitavecchia, col. Pil. T. Issmi Armando Franza ha tracciato un bilancio dell’attività operativa svolta dai reparti dipendenti nel corso del 2020, nel settore dell’ordine e sicurezza pubblica in mare, qualificando il comparto aeronavale come unica forza di polizia in mare.

Gli importanti risultati pongono in risalto la grande professionalità e l’impegno profuso dalle Fiamme Gialle aeronavali del Lazio.

BILANCIO OPERATIVO DEL 2020

Nell’ambito della propria missione istituzionale, attuata per garantire il presidio di polizia in mare ed il controllo economico del territorio marittimo, nell’anno 2020, il Reparto Operativo Aeronavale di Civitavecchia ha eseguito 1.820 controlli di polizia in mare, accertando 690 violazioni per illeciti di varia natura, nonché 84 sequestri nei confronti di possessori di imbarcazioni e natanti da diporto e unità da pesca. Nel periodo di riferimento, diverse sono state le indagini delegate dalla magistratura ordinaria ai Reparti dipendenti dal R.O.AN., negli ambiti della propria missione istituzionale.

LOTTA ALL’EVASIONE E ALLE FRODI FISCALI ED AL CONTRASTO DEGLI ILLECITI NEI SETTORI DEL SOMMERSO DA LAVORO E DELLA TUTELA DELLA SPESA PUBBLICA

Il Reparto Operativo Aeronavale di Civitavecchia ha sviluppato, nel corso del 2020, in questi ambiti di accertamento, 2.180 controlli nell’ambito di specifici settori d’intervento, nei confronti di 1.248 soggetti, tra persone fisiche (1.105) e persone giuridiche (143), in esito ai quali è stato possibile accertare oltre 800 violazioni, di cui 47 di natura penale (45 persone denunciate) ed oltre 750 di tipo amministrativo (640 soggetti verbalizzati).

Una specifica attività operativa, nel corso del 2020, ha permesso l’individuazione di 74 imbarcazioni da diporto di proprietà di cittadini italiani, battenti bandiera estera, 35 delle quali sconosciute al fisco italiano per la mancata compilazione del quadro RW della dichiarazione dei redditi in violazione degli obblighi dichiarativi ai fini del “monitoraggio fiscale”, stabilite dall’art. 5 del D.L. 167/1990.

I lusinghieri risultati ottenuti nel predetto settore ha poi permesso di mettere in luce un altro fenomeno emergente: il c.d. “flagging out”, definito in economia marittima come il processo che porta un armatore, al fine di ridurre i costi complessivi di gestione di un’unità navale (da diporto, in questo caso), a ricercare registri navali che consentano una congrua riduzione delle voci di spesa relative, ad esempio, alle dotazioni di sicurezza, equipaggiamenti, assicurazioni e/o imposte.

Un caso su tutti, di ampia diffusione, riguarda gli armatori e/o utilizzatori di imbarcazioni da diporto battenti bandiera olandese, che esibivano, durante i controlli di polizia economico finanziaria in mare, un certificato rilasciato da un’associazione olandese denominata “Watersportverbond”, non sufficiente ad attribuire ad un’imbarcazione da diporto il diritto di inalberare la bandiera di nazionalità olandese.

L’illecito utilizzo della bandiera olandese, ha portato, nel corso dell’anno 2020, all’individuazione di 18 imbarcazioni con bandiera olandese fittizia ed al sequestro di 16 di esse, per un valore complessivo di circa 4 milioni di euro e 18 armatori/proprietari denunciati all’Autorità Giudiziaria, per la contestazione delle norme di cui agli artt.1131, 1216 e 1231 del Codice della Navigazione.

L’iscrizione in tale registro permette, infine, di realizzare una notevole riduzione dei costi di gestione delle imbarcazioni (sottraendosi – di fatto – agli stringenti obblighi previsti dalla normativa italiana, con particolare riferimento alle dotazioni di sicurezza) e di eludere il costo elevato delle pratiche per ottenere la bandiera italiana (che si aggira intorno ai 4000/5000 euro, contro circa 300 euro proposti da società intermediarie per ottenere tale bandiera).

Nel settore del lavoro irregolare o sommerso sono stati effettuati complessivi
42 controlli, dei quali 21 irregolari, che hanno portato alla scoperta di ben 25 lavoratori irregolari, dei quali 7 completamente in nero, oltre a 26 datori di lavoro verbalizzati.

In particolare, da indagini sviluppate a seguito di controlli in mare su imbarcazioni da diporto di particolare valore economico, sono stati individuati due soggetti entrambi percettori del reddito di cittadinanza senza avere alcun diritto a tale beneficio.

Dagli approfondimenti è stato accertato che i soggetti percettori del reddito di cittadinanza risultavano anche proprietari, ovvero fruitori a pieno utilizzo, di imbarcazioni da diporto intestate a loro stessi o a propri congiunti/conviventi, ricadenti nel medesimo nucleo famigliare.

Sempre in materia di sommerso da lavoro è stata sviluppata una specifica attività operativa tesa al controllo ed all’individuazione di un particolare schema fraudolento attuato da Associazioni Sportive Dilettantistiche, tutte operanti nella provincia di Roma, che fornivano manodopera stagionale (bagnini) in favore di stabilimenti balneari, piscine e condomini con piscina.

Nel corso del 2020, sono stati 14 i controlli eseguiti in materia di abusiva somministrazione di lavoro, che hanno coinvolto 15 bagnini e l’applicazione, per un periodo complessivo di 1.550 giornate lavorative, di complessivi €. 89.700 di sanzioni amministrative.

CONTROLLO DI POLIZIA ITTICA E MARITTIMA

Nei settori della polizia ittica e marittima, nel periodo di riferimento sono stati effettuati oltre 1.750 controlli in mare ed accertate 490 irregolarità per infrazioni alle leggi sulla nautica da diporto e sulla pesca marittima, elevando sanzioni per circa € 145.000,00, oltre al sequestro di beni, tra materiali e/o attrezzature per la pesca (70), inclusa una imbarcazione da diporto ed alcuni motori fuoribordo, risultati non in regola con gli obblighi assicurativi.

CONTROLLO DEL TERRITORIO COSTIERO E MARITTIMO DI COMPETENZA E CONTRASTO AI TRAFFICI ILLECITI VIA MARE

Le rilevanti ed esclusive funzioni attribuite al Corpo nell’ambito del comparto di specialità della sicurezza del mare e della sicurezza delle frontiere, che si traducono nell’attuazione delle direttive dell’Autorità di Pubblica Sicurezza per il mantenimento dell’Ordine e della Sicurezza Pubblica a mare e nella responsabilità operativa ai fini del contrasto ai traffici illeciti e all’immigrazione irregolare via mare, sono state esercitate attraverso la realizzazione di 1.727 crociere operative in mare, per complessive 8.585 ore di moto, mentre gli elicotteri in dotazione alla Sezione Aerea di Pratica di Mare hanno assicurato 368 missioni aeree, per oltre 600 ore di volo.

Nell’ambito dei suddetti impieghi, oltre 7.300 ore di moto ed oltre 450 ore di volo hanno garantito la vigilanza aeromarittima ai fini della prevenzione e contrasto dei traffici illeciti di sostanze stupefacenti e psicotrope via mare ed assicurato il mantenimento dell’ordine e sicurezza pubblica in mare, attraverso la vigilanza dinamica ad obiettivi sensibili, la cornice di sicurezza ad eventi sportivi quali ad esempio regate veliche e gare di motonautica.

Nel settore della lotta dei traffici illeciti di sostanze stupefacenti e psicotrope via mare emerge, per importanza, una importante operazione svolta nel corso del 2020 dai militari della dipendente Stazione Navale di Civitavecchia in collaborazione con il Gruppo di Fiumicino, che ha portato al sequestro in acque internazionali ed in collaborazione con altre autorità europee di kg. 9.266 di hashish, scoperti a bordo di 1 natante da diporto a vela ed all’arresto di due soggetti di equipaggio, entrambi di nazionalità russa.

Inoltre, nel periodo compreso tra il giugno e settembre 2020, le unità navali motovedette della Sezione Operativa Navale di Roma hanno assicurato, in mare, una vigilanza operativa diuturna a favore della sicurezza del Presidente della Repubblica Italiana. L’attività di servizio, svolta nelle acque antistanti la Tenuta Presidenziale di Castelporziano (RM) con circa 2.000 ore di vigilanza marittima, è stata realizzata con un complessivo di 153 crociere operative e 344 ore di moto.

SERVIZI DI PREVENZIONE E CONTRASTO DEGLI ILLECITI AMBIENTALI IN MARE ED IN MATERIA DI TUTELA DEL PATRIMONIO ARTISTICO / ARCHEOLOGICO MARINO

Nel 2020 sono state svolte in mare numerose attività ai fini della prevenzione e del contrasto degli illeciti ambientali e per assicurare la tutela dell’ambiente marino, della biodiversità e dell’ecosistema marino. In tale ambito sono stati sequestri e restituiti al mare ancora vivi oltre 11.000 echinodermi (ricci di mare) per un totale di €. 12.000 di sanzioni amministrative applicate.

Nel settore della polizia archeologica, i sommozzatori della Stazione Navale di Civitavecchia, nel corso delle attività di ricerca subacquea svolta nell’ambito delle peculiari attività’ di “polizia del mare”, hanno scoperto nel mese di ottobre 2020, in prossimità’ della foce del fiume Marangone, e recuperato, unitamente alla soprintendenza archeologica, in collaborazione con il responsabile del settore subacqueo della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma, la Provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale, una splendida anfora vinaria in terracotta, di tipo “Greco-Italico”, databile III-II Sec. A.c. che, da secoli, si trovava adagiata sui fondali sul fondale del litorale civitavecchiese.

Nel mese di dicembre 2020, i sommozzatori della Stazione Navale di Civitavecchia, grazie all’ausilio di speciali metal detector, unitamente a palombari del nucleo sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi (SDAI) di La Spezia del Comando Subacquei ed Incursori della Marina Militare (COMSUBIN), hanno rimosso e fatto brillare una bomba di aereo della Seconda Guerra Mondiale di 250 libbre circa, di 70 cm. circa di lunghezza ed un diametro di 30 cm., visivamente ricoperta di concrezioni marine rinvenuta in mare, ad una profondità di circa 10 metri, nelle acque antistanti la località “Le Saline”, nel comune di Tarquinia (VT).

La Prefettura di Viterbo, prontamente allertata, ha disposto l’intervento d’urgenza per mettere in sicurezza e permettere la libera fruibilità dello specchio acqueo interessato. L’ordigno, localizzato in un punto costiero interessato da attività di pesca, è risultato essere una bomba d’aereo americana tipo “Mkii Miii”, contenente 161 Kg. di TNT, risalente ai massicci bombardamenti condotti dalle “forze alleate” durante la Seconda Guerra Mondiale.

LE OPERAZIONI DI SOCCORSO IN MARE ED IN MONTAGNA

Nel corso del 2020 le unità navali del ROAN hanno effettuato, in due differenti circostanze, 2 interventi di soccorso in mare, che hanno consentito di mettere in salvo 17 persone a bordo di imbarcazioni da diporto alla deriva, al largo delle Isole Pontine. In provincia di Perugia, l’unità aerea Volpe 315 della Sezione Aerea di Pratica di Mare, prontamente intervenuta a seguito di una chiamata di soccorso, ha localizzato un soggetto disperso in montagna, successivamente tratto in salvo dal Soccorso Alpino e Speleologico dell’Umbria, contribuendo in modo determinante al buon esito delle operazioni.

ATTIVITA’ A TUTELA DEL PATRIMONIO AMBIENTALE

L’attività a tutela del patrimonio ambientale, in coordinamento e sinergia con i Reparti territoriali del Corpo, ha permesso, attraverso approfondite indagini info-investigative, di sequestrare 8 aree adibite a discariche abusive nel Comune di Roma per complessivi 101.000 mq. di terreno e con 3 tonnellate di rifiuti speciali, prevalentemente laterizi ed altri scarti di lavorazioni edili. La Sezione Aerea di Pratica di Mare, attraverso mirata attività di ricognizione aerea ed in cooperazione con le pattuglie dei Reparti territoriali del Comando Regionale Lazio, ha sequestrato 19 aree adibite a discarica abusiva di oltre 250.000 mq. In particolare, in sinergia con la Compagnia di Viterbo (VT), nel mese di giugno 2020, a seguito di una precedente segnalazione con un elicottero del R.O.AN. – Sezione Aerea di Pratica di Mare – si proceduto al sequestro, ex art. 321 c.p.p., di 2 aree per complessivi 9.800 mq, di 10.000 tonnellate di rifiuti speciali non pericolosi, di 3 impianti per il taglio di blocchi di marmo e la denuncia alla competente Autorità Giudiziaria di un responsabile.

CONTRASTO ALL’ABUSIVISMO EDILIZIO

Nella lotta all’abusivismo edilizio, soprattutto nella fascia costiera del litorale laziale e delle acque interne, portando a termine, a seguito di servizi d’iniziativa e su delega dell’Autorità Giudiziaria, sono stati effettuati sequestri di aree ed immobili per un totale complessivo di oltre 6.000 metri quadrati, accertando sanzioni per oltre € 35.000,00.