Grazie al “Piano scuola estate” sono stati proposti progetti di inclusione e conoscenza di sé
VITERBO – Riceviamo e pubblichiamo – Un altro anno scolastico è terminato, un anno che ha affrontato la cosiddetta “seconda ondata” della Pandemia Covid alternandosi tra DAD (didattica a distanza poi divenuta DID) e attività didattica in presenza.
Un anno estenuante che ha messo a dura prova, soprattutto a livello psicologico ed emotivo, sia gli insegnanti sempre in prima linea nel cercare di mantenere salda la didattica e nel tentare di creare nuovi canali di interrelazione e di cooperazione, sia gli alunni e le loro famiglie piegati da enormi sacrifici e privazioni.
Sono stati forse i più piccoli a sacrificarsi di più, i più coraggiosi, quelli che nonostante le mascherine non hanno smesso di sorridere, quelli che nonostante le distanze non hanno smesso di credere nell’amicizia, quelli che trasmettevano con gli occhi l’ottimismo tipico e unico dei bambini di cui gli insegnanti avevano estremamente bisogno.
Giugno è arrivato e ha riservato al mondo della scuola una piacevole sorpresa, anzi una piacevole rivincita su quel maledetto virus che ha sconvolto le nostre vite:
il Governo ha messo in campo il Piano Scuola Estate, ossia la possibilità di restituire tempi, spazi e luoghi per rincontrarsi, per recuperare la socialità in parte perduta, per restituire alla scuola l’immagine di scuola aperta ed inclusiva .
Moltissimi docenti si sono resi disponibili proponendo progetti inclusivi e tra questi anche alcune insegnanti della scuola primaria del I.C. ELLERA di Viterbo.
La settimana dal 14 al 18 giugno le docenti Anna Marchi e Laura Cipolloni hanno dato vita al progetto “Espressiva-mente”, un laboratorio espressivo interdisciplinare aperto a tutte le classi 3^ della scuola primaria dell’Istituto. Esplorando la ricchezza di vari linguaggi espressivi, tra cui il “fare teatro” e la conoscenza del Kamishibai, i bambini si sono potuti cimentare nella scoperta del Sé, attraverso le potenzialità espressive del corpo e della voce. I bambini si sono riconosciuti in un unico gruppo coeso, scoprendo e facendo delle loro diversità un punto di forza.
La settimana dal 21 al 25 le docenti Federica De Waure, Enza Ranaldi, Desireé Sega, Sara Oriolesi, Pamela Santucci, Simona Bontà hanno messo in moto il progetto
“Danziamo le unicità”, un laboratorio inclusivo interdisciplinare aperto a tutte le classi 4^ e 5^ della scuola primaria. Attraverso la visione del film “Zootropolis” e la traduzione della colonna sonora “Try Everything”, i ragazzi hanno estrapolato un messaggio chiaro “le diversità e le imperfezioni ci rendono unici e speciali”.
Tale messaggio è stato interpretato e rielaborato dagli alunni in modo del tutto personale e autonomo attraverso la realizzazione di cartelloni con disegni e slogan. Attraverso l’ascolto della colonna sonora si sono riconosciuti i tempi musicali e si è costruita una coreografia di gruppo, dando modo ai ragazzi di sperimentare nuove modalità relazionali e di inclusione della diversità che valorizzano le differenze attraverso il movimento e la danza. Le insegnanti tutte hanno stimolato gli alunni alla cooperazione, all’aiuto reciproco, all’incoraggiamento reciproco e a riconoscere e valorizzare i propri punti di forza in modo tale da rafforzare l’autostima. A conclusione del progetto i ragazzi hanno esposto i loro lavori e ballato a ritmo di cha cha cha lanciando simbolicamente in aria i palloncini.
Tutte le insegnanti che hanno aderito al Piano Scuola Estate sono state concordi e assolutamente consapevoli che la scuola non è soltanto banchi e libri, non è soltanto un accumulo di nozioni ma bensì un luogo dove poter esprimere idee ed emozioni, uno spazio dove ci si senta liberi di essere semplicemente se stessi, imperfetti e unici.
Nella società odierna purtroppo tutto ciò che è diverso spaventa, la diversità o l’imperfezione sono visti come ostacoli insormontabili e il poter realizzare i propri sogni, navigando in un mare di pregiudizi e stereotipi, diventa estremamente faticoso e il più delle volte conduce ad un pericoloso crollo dell’autostima, soprattutto nel mondo dei giovani.
La scuola deve e può lavorare affinché gli ostacoli che i giovani incontreranno nel loro percorso di vita non siano mai insormontabili.
Le docenti del I.C. Ellera ringraziano con sentimento vivo e sincero la dirigente Prof.ssa Claudia Prosperoni che ha creduto nei progetti, tutto il personale ATA, tutti gli alunni e tutte le loro famiglie che hanno contribuito a realizzarli.
Simona Bontà, Federica De Waure, Enza Ranaldi, Pamela Santucci, Desireé Sega, Laura Cipolloni, Anna Marchi, Sara Oriolesi