Civitavecchia – Il sindaco (avvocato) Tedesco rimedia l’ennesima “bocciatura”, questa volta dal presidente del Tribunale Vigorito

La chiamano la giunta degli avvocati ma i risentimenti personali del primo cittadino lo portano a commettere degli errori incredibili. Nel mirino l’ex dirigente di HCS, Salvatore Andrea Renda

CIVITAVECCHIA – Tra il sindaco Ernesto Tedesco e il dirigente Salvatore Andrea Renda (in servizio a CSP) non corra buon sangue è cosa nota.

Quest’ultimo, infatti, lo cacciò in malo modo da quel partito che un tempo si chiamava Alleanza Nazionale.

Divenuto sindaco, il buon Tedesco ha pensato bene di consumare la sua “vendetta”.

La vicenda risale ai tempi della HCS. La società venne condannata per discriminazione nei confronti di Renda. Responsabile l’allora Liquidatore Micchi. La HCS vantava però anche un credito nei confronti del dipendente. Le parti, dopo lunghe discussioni e dispute, si accordarono per una conciliazione sottoscritta davanti al Giudice del lavoro e del Fallimento (di HCS srl).

Tutti d’accordo, strette di mano e questione chiusa definitivamente grazie soprattutto alla disponibilità dell’ex funzionario di HCS srl di rinunciare a circa 300mila euro di crediti sui 500mila oggetto di contestazione.

Chiusa la nefasta parentesi del Movimento 5 Stelle, chi poteva mai immaginare di capitare peggio con questo sindaco? Infatti, mentre tutti si aspettavano l’azione di responsabilità verso Micchi, che aveva causato un danno di circa 200mila euro (pagate dal Comune) per le discriminazioni poste in essere nei confronti del Renda, Tedesco, come sua consuetudine, lasciava passare tali pesantissime responsabilità e non poneva in essere il recupero del credito a favore del Comune.

Non contento, si gettava con impeto immotivato contro il dipendente pretendendo di riaprire la questione chiusa. La Conciliazione doveva essere interpretata, secondo lui, individuando un residuo di credito della HCS nei confronti del dipendente dando mandato al Liquidatore da lui nominato in HCS srl a riaprire il contenzioso.

Non ci dobbiamo meravigliare di ciò. E’ notorio che le strette di mano e la parola data per il sindaco Tedesco valgono quanto un dollaro bucato ma non rispettare degli impegni presi davanti ad un giudice è cosa assai più grave.

Tedesco e il liquidatore Santoro, dimenticando però di avere a che fare con un Tribunale e non con un pranzetto a scrocco in quel di Fregene, incappano in una figuraccia senza precedenti.

Sono bastate poche pagine alla difesa dell’ex dirigente di HCS per far dichiarare completamente illegittimo l’atto compiuto dal legale rappresentante del Comune.

Il presidente del Tribunale di Civitavecchia, Francesco Vigorito

Il Giudice Francesco Vigorito, non certo l’ultimo arrivato e che un avvocato come Tedesco dovrebbe conoscere bene, ha dovuto spiegare, dando una lezione universitaria di procedura civile – non senza imbarazzo – al sindaco e al suo staff che gli unici organi deputati a richiedere eventuali crediti (ove mai esistenti) sono gli organi del concordato e non certo i rappresentanti del fallito (HCS).

Il rappresentate del Comune in HCS l’ha combinata davvero grossa. Non solo il suo atto (per recuperare poche migliaia di euro) si è rivelato illegittimo ma porterà, molto probabilmente, ad una sonora condanna per HCS ed il Comune.

La cosa più umiliante per il sindaco Tedesco, per il liquidatore di HCS Santoro è chiusa in dieci righe vergate dal presidente del Tribunale di Civitavecchia, Francesco Vigorito che “inaudita altera parte” (cioè talmente pacchiano l’errore da non aver necessità di ascoltare la parte dante causa) ha cassato l’iniziativa dell’amministrazione “germanica”.

V’è di più. Da giorni, infatti, il sindaco e i suoi accoliti stanno escogitando un modo per eliminare Renda dal colloquio per l’individuazione del direttore generale di CSP. Pensavano di averlo trovato appellandosi alla dichiarazione mendace sui conteziosi del dipendente con l’amministrazione. Peccato che il Tribunale ne abbia certificato l’insussistenza. Adesso il sindaco Tedesco, in veste di presidente di commissione, dovrà studiare a fondo una materia che non conosce, cioè il funzionamento di una società in house come CSP, prima di formulare domande al candidato ai candidati. Siamo sicuri che a lui poco importa perché ormai il ritornello di Emilio Fede fuori onda è un cult ad ogni sua iniziativa.