Montefiascone – Bracoloni (Lega), fa l’accordo con il Partito Democratico. Il distruttore del centrodestra è inarrestabile

Già artefice della caduta dell’amministrazione. Con poche decine di voti e non essendo in grado di fare una lista, opta per l’alleanza con i comunisti

MONTEFIASCONE – Il senatore leghista Umberto Fusco ormai è noto per la sua estrema bontà. Troppa aggiungiamo. Ci sono suoi rappresentanti sul territorio che indignano la Lega ma che imperversano senza freni. Con le tessere di questi soggetti, siamo convinti che, Matteo Salvini, ci farebbe coriandoli da tirare in faccia a persone ignobili (politicamente parlando) degne di Enrico Letta.

Sul Colle Falisco imperversa, sotto i vessilli della Lega e ormai da anni Augusto Bracoloni. Precisiamo. Bravo ragazzo, gran lavoratore ma che di politica ne sa quanto di fisica spaziale: cioè zero.

Si impegna ma non è capace. Non la capisce proprio. Non capisce ad esempio che la Lega e il Partito Democratico sono il Polo Nord e il Polo Sud. I due estremi di una batteria che se li metti insieme fanno corto circuito.

Lui, insieme a quelli che odiano Salvini e cioè i piddini e pentastellati, ha fatto cadere l’amministrazione dell’ex sindaco Paolini (che comunque non era il Massimo).

Adesso sta riesumando dal cimitero degli elefanti personaggi che hanno già fallito le precedenti esperienze politiche quali, ad esempio, Andrea Danti.

Una parte del centrodestra, quindi, ha virato a sinistra (siamo sicuri che fossero di centrodestra?). L’elenco di trombati che cercano caso tra le file dei soviet è lunga. Colpa anche di chi non è in grado di governare i territori. Basti pensare ad esempio a Forza Italia che, per bocca del suo coordinatore provinciale, il trattore Andrea Di Sorte, ha affermato di cercare nuovi nomi, che Montefiascone ha bisogno di stabilità e che non c’è bisogno di personalismi esasperati.

Forse tenere l’agenda del potentissimo sottosegretario all’agricoltura lo ha distratto in modo eccessivo dal territorio e dal partito ormai ridotto a prefisso romano.

Gli basterebbe controllare le persone transitate, scappate o cacciate da Forza Italia in questi ultimi sei mesi per capire che il partito che lui dovrebbe guidare è in mano ad uno “scappato di casa” (Manzi ex assessore di Fratelli d’Italia) e come dicono da quelle parti “le pollastre le tròe dietro la stabbiara de le Mecone” che tradotto significa niente di più. Forza Italia è così, il nulla con la voce da gigante. La Lega è il gigante con la voce sinistra. Insomma, per vedere dei candidati credibili a Montefiascone occorre un vero e proprio miracolo. Un nugolo di estemporanei politici cittadini della sinistra alcolica intelligente si è riunito e brindato alla salute di Johannes Defuk il noto beone vescovo tedesco. Chissà se dall’aldilà non mandi qualche buon consiglio.

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