Monsignor Remo Giardini, parroco del paese, ricorda la storia del Santo patrono
GALLESE(VT) – Nei giorni sette ed otto agosto la comunità di Gallese celebra le feste in onore di San Famiano riconosciuto ed acclamato Santo Protettore e Patrono della Città.
Il Santo, dopo aver compiuto il miracolo della sorgente d’acqua in località denominata San Famiano a lungo, il 28 luglio entra in Gallese e tutti lo riconoscono come l’uomo di Dio. Con lui inizia una nuova storia fatta di devozioni popolari e da una sempre più radicata tradizione. E’ la narrazione di una comunità che, confortata dal suo patrono, vuole guardare avanti con motivazioni più consolidate. San Famiano insegna la strada della solidarietà e dell’altruismo ponendo le basi per una comunità aperta ed accogliente. “Conservate il mio corpo e vedrete le meraviglie di Dio” è la missione che san Famiano lascia alla Città di Gallese in punto di morte; un impegno che si traduce in uno stile di vita dove il santo non è più qualcuno da custodire nel suo Santuario, ma un esempio da imitare nella quotidianità. San Famiano, nella condizione di povero scelta per darsi tutto al prossimo, ci insegna a vivere con sobrietà eliminando gli sprechi e con scelte essenziali senza correre dietro alle mode del momento. Il suo esempio è un continuo richiamo a chi ritiene che la domanda su Dio sia inutile o sente l’ansia di Dio ma non sa come cercarlo e dove trovarlo. Egli ci invita a farci “pellegrini” con la volontà di “cercare” per trovare; con l’umiltà di saper “bussare” e la pazienza di saper aspettare che la porta si apra; con la certezza che si può “chiedere” certi di ottenere. Il suo è stato un pellegrinaggio verso gli antichi santuari del Medioevo, non cercati come una meta, ma vissuti come luoghi dove incontrare quel Dio che aveva conosciuto negli studi e mai incontrato nella vita. Vive il pellegrinaggio come una continua conversione per sentirsi libero di salire il “monte della trasfigurazione” per fare l’esperienza di quella luce che illumina senza stordire permettendoci di scoprire nel mondo “le meraviglie di Dio” rivelate dalla bellezza della creazione e presenti nella ricchezza di quanti cercano autentiche relazione personali.