VALENTANO – La Procura di Viterbo ha aperto un fascicolo di indagine in relazione alla morte di un ragazzo di 25 anni avvenuta al rave party in corso da cinque giorni tra Toscana e Lazio. Nel fascicolo si procede per morte come conseguenza di altro reato. Il corpo del giovane è stato trovato nelle acque del Mezzano, dove il ragazzo era stato visto immergersi. I magistrati sono in attesa dei risultati dell’autopsia.
L’assessore regionale alla Sanità: “La situazione è fuori controllo” Per l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, la situazione è “fuori controllo, nessuna trattativa è possibile. Va ripristinato il corretto ordine pubblico, identificate le persone e individuate le responsabilità di un simile assembramento I servizi della Asl segnalano una situazione grave”.
Cinque in Pronto soccorso per coma etilico – Cinque partecipanti al rave sono stati ricoverati in Pronto soccorso nella vicina Pitigliano (Grosseto) per gli effetti dell’alcol. Per le strade che portano all’area del rave c’è una circolazione continua di ambulanze per assistere molti giovani che si sentono male dopo giorni di “sballo” e musica.
Viminale: al lavoro per il ripristino della legalità – Il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese segue costantemente la situazione e le forze di polizia, dicono fonti del Viminale, “nella consapevolezza anche delle gravi preoccupazioni delle comunità locali stanno lavorando con grande senso di responsabilità ed equilibrio per ripristinare la legalità nel più breve tempo possibile. E’ necessario lasciar operare le autorità provinciali di pubblica sicurezza secondo la loro specifica competenza tecnica, professionalità ed esperienza”.
Comitato sicurezza in corso – All’evento non autorizzato sono arrivati giovani da tuta Europa, nelle campagne di Valentano. Il rave party ha avuto inizio nella notte tra il 13 e il 14 agosto e le forze dell’ordine stanno controllando da giorni la zona a ridosso dell’area per impedire nuovi accessi. In prefettura è in corso un riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza per decidere come intervenire.
Polizia: “Rischi gravi in caso di interventi” – Rispondono alle polemiche della mancanza di “interventi coatti” sul rave party da parte delle forze dell’ordine i funzionari di polizia e il portavoce dell’Associazione nazionale Girolamo Laquaniti spiega: “Chi grida allo scandalo sappia che sta insistendo su una soluzione dove il rischio di feriti gravi o eventi letali è una concreta probabilità. Siamo consapevoli che le immagini di Viterbo appaiono uno schiaffo alla situazione che viviamo tutti, ma sotto il profilo tecnico-operativo è giusto sottolineare che altre soluzioni contengono concreti rischi di danni molto peggiori. Inoltre, l’azione di persuasione dell’Autorità di pubblica sicurezza ha portato ad oggi ad allontanare dall’area circa 1.500 soggetti”.