Alessandro, 33enne nato a Roma e residente a Vignanello, gestiva da cinque anni un bar a Civita Castellana
FREGENE – Erano da poco passate le 11, della soleggiata domenica di ieri, quando Alessandro Salera trentatreenne nato a Roma, viveva a Vignanello e da 5 anni a Civita Castellana dove gestiva il Bar Mithos in piazza della Liberazione.
Le pattuglie del XIV gruppo Monte Mario della polizia locale sono intervenute all’altezza del civico 504, dove una Skoda guidata da un 75enne si è scontrata con un’Harley Davidson. Il conducente dell’auto si era fermato per prestare soccorso.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il 33enne stava procedendo con la sua due ruote in direzione di Fregene quando all’altezza di via Santa Maria di Galeria avrebbe perso il contro della sua Harley andandosi a schiantare a terra nel mezzo di una curva. Qui avrebbe poi colpito la Skoda che proveniva dal senso opposto. L’impatto non gli ha lasciato scampo. Subito è partito l’allarme che ha attivato il 118 regionale. Sul posto sono stati inviati gli agenti della polizia locale di Roma e gli operatori sanitari che, però, una volta arrivati sul luogo del sinistro, non hanno potuto fare nulla per salvargli la vita, constatandone il decesso. I poliziotti, nel mentre, hanno gestito il traffico ed effettuato tutti i rilievi del caso per ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente. La salma di Alessandro è ora a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Su Instagram un amico gli ha dedicato un pensiero, ricordando i momenti trascorsi insieme con la pubblicazione di una foto: “Ci conoscevamo sin da quando giocavamo a nascondino e chiamarti fratello per me è sempre stato un onore. Hai sempre pensato per il bene degli altri e poco per il tuo. Eri e sei un fratello come io lo ero per te. Siamo cresciuti insieme e tutto questo adesso fa male…”. Poi, si legge: “Alzarmi una mattina di domenica senza di te mi ha fatto e mi fa male, tanto male. La realtà è che adesso ho un vuoto che rimarrà così, un buco nel cuore che non potrò mai più riempire con niente e nessuno. Ti voglio bene e spero che sarai sempre al mio fianco come siamo sempre stati. Ancora non ci credo e non voglio crederci. Hai lasciato un bel vuoto nella vita di molti. Ti voglio bene tanto, nessuna amicizia come la tua. Riposa in pace e “vaffanculo tutti quelli che ce rompono il cazzo” cit. tua”.