Vetralla – Tosini cerca il confronto politico ma sui social è polemica: “Lo faccia prima con i giudici”

La candidata del Partito Democratico alle prese anche con le vicende giudiziarie che l’hanno portata agli arresti domiciliari

VETRALLA – La campagna elettorale entra nei vivo a sole due settimane dal voto. Polemiche e scontri feroci un po’ ovunque ma, come noto, la situazione più anomala si registra proprio a Vetralla dove il Partito Democratico ha candidato a sindaco Flaminia Tosini, la dirigente regione da poco uscita dal regime di detenzione domiciliare.

Lei ha criticato l’altro candidato sindaco del centrodestra Sandrino Aquilani perché non ha accettato un confronto pubblico e preferito recitare poesie insieme agli amici.

L’aver solo sollevato una critica strettamente politica ha scatenato, come prevedibile, un vero vespaio di reazioni sui social.

“Si confronti prima con i magistrati e si lasci giudicare in Tribunale”, tanto per citarne uno.

Il Gip di Roma, Annalisa Marzano, nell’ordinanza di custodia cautelare che riguardava la Tosini non è stata affatto tenera: «Un meccanismo criminoso, ben collaudato, estremamente pericoloso e pregiudizievole sia per la corretta e trasparente individuazione di un sito idoneo alla destinazione dei rifiuti solidi urbani della Capitale, che nella complessiva gestione degli interessi inerenti la gestione delle attività dedite allo smaltimento dei rifiuti e alla gestione delle discariche».

Flaminia Tosini è stata arrestata insieme all’amico e imprenditore Valter Lozza (re della monnezza ciociaro), amministratore delle società ‘Ngr Srl’ e ‘Mad Srl’, accusati, a seconda della posizioni, corruzione, concussione e turbata libertà di procedimento di scelta del contraente in una indagine della Procura di Roma coordinata dagli aggiunti Paolo Ielo e Nunzia D’Elia.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri del del comando tutela ambientale Lozza avrebbe ottenuto indebitamente l’autorizzazione, per la società ‘Ngr Srl’, per la trasformazione della discarica per i rifiuti inerti di Monte Carnevale, a nuovo sito di smaltimento dei rifiuti derivanti dal trattamento di Rsu di Roma.

La Tosini avrebbe ricevuto una marea di regali da Lozza, principalmente gioielli e viaggi. Nel primo interrogatorio di garanzia Lozza ha chiarito che “i regali ricevuti dalla Tosini non erano frutto di una corruzione”, hanno spiegato i legali.

In caso di elezione della Tosini e una sua successiva condanna farebbe scattare la legge Severino che la sospenderebbe dal ruolo almeno per due anni.

Sulla Tosini l’ira del Movimento 5 Stelle romano che sostiene la candidata sindaco Virginia Raggi. Ecco un recentissimo attacco nei suoi confronti e quelli del presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti:

 

Lei però si professa, giustamente, innocente e vittima di un grande equivoco. Speriamo che la vicenda giudiziaria confermi quanto da lei affermato e che la campagna elettorale non si accenda troppo negli animi prima del voto.