Basista viterbese ed esecutori di Aprilia e Velletri
VITERBO – I carabinieri del nucleo investigativo, diretti dalla Procura della Repubblica, hanno portato a termine una complessa attività d’indagine nei confronti di un gruppo di pregiudicati, specializzati nei furti di trattori agricoli di rilevante valore commerciale.
Le indagini vennero avviate durante lo scorso inverno, quando, nel giro di pochi giorni, in diverse località della provincia, si registrarono alcuni furti presso aziende agricole, durante i quali vennero asportati grossi trattori, tutti del noto marchio John Deere. In particolare, secondo gli inquirenti, gli indagati, si resero responsabili di diversi furti: la notte tra il 18 e il 19 febbraio 2021 in un’azienda agricola di Proceno; in quella circostanza, oltre al trattore, vennero asportati altri arnesi per un valore di oltre 90.000 euro; il 26 febbraio 2021 in un’azienda agricola di Vetralla; dove, oltre al trattore, vennero asportati altri arnesi per un valore di circa 50.000 euro; del furto consumato il 20 marzo 2021 in un’azienda agricola di Viterbo; anche in quella circostanza, oltre al trattore della citata marca, sottratti altri arnesi per un valore di oltre 70.000 euro.
Il modus operandi era sempre lo stesso: la banda, composta da diversi soggetti di Aprilia e Velletri, alcuni dei quali con precedenti specifici, a dimostrazione della loro spiccata specializzazione delinquenziale, dopo aver ricevuto le indicazioni da parte di un basista residente provincia di Viterbo circa l’azienda agricola da saccheggiare, nel cuore della notte, la raggiungevano a bordo di un camion, scortato da un’autovettura. Qui, s’impossessavano dei trattori John Deere e di altri arnesi, caricandoli sul grosso camion, con il quale si allontanavano dalla Tuscia, raggiungendo la citata località pontina. Il danno cagionato agli imprenditori agricoli, oltre all’ingente valore commerciale, metteva uno stop all’ attività aziendale a causa della mancanza dell’attrezzatura assolutamente indispensabile per la stessa impresa agricola.
Sulla base del quadro indiziario prodotto, il gip del tribunale di Viterbo ha emesso un’ordinanza applicativa della misura cautelare dell’obbligo di dimora nel comune di residenza nei confronti di tre degli indagati, provvedimento eseguito ad Aprilia e Rosarno (RC), ove uno dei destinatari è stato rintracciato. Nel contempo, sono state eseguite diverse perquisizioni.