Il progetto www.lifeinspace.it avviato nel 2019 con l’ Agenzia Spaziale Italiana è coordinato dal professor Silvano Onofri
VITERBO – Potrebbe esserci vita su Marte. E potrebbe essere un microrganismo . “Tra i risultati significativi della nostra ricerca- afferma il professor Silvano Onofri– il successo dell’esperimento condotto da UNITUS nella Camera di simulazione marziana dell’Agenzia Spaziale Tedesca di Berlino, dove il microfungo Cryomyces antarcticus riesce a vivere nelle condizioni di atmosfera, temperatura, pressione, umidità e suolo identici a quelle su Marte: dunque potrebbe vivere su Marte. Notevole anche il successo dell’esperimento su cianobatteri (che effettuano fotosintesi come le piante), condotto a Padova da Nicoletta La Rocca, che ha dimostrato la capacità di questi microrganismi di effettuare fotosintesi anche con la luce di stelle diverse dal Sole, e quindi la possibilità di vita anche in pianeti al di fuori del sistema solare”. E la novità del progetto (www.lifeinspace.it) da 3,5 milioni di euro, ” Vita nello spazio – Origine, Presenza, Persistenza della vita nello Spazio di euro dalle molecole agli estremofili ” avviato nel giugno 2019 e coordinato dal professor Silvano Onofri dell’Università della Tuscia. Vi partecipano l’ASI (Agenzia Spaziale Italiana) e un gruppo composto da 11 team di ricerca appartenenti a Università e Enti di ricerca. I migliori scienziati italiani nei campi dell’astrofisica, dell’astrochimica e dell’astrobiologia collaborano nello studio dell’astrobiologia, disciplina di ricerca molto recente, che ha come obiettivo cercare di risolvere un quesito antico come il mondo, ossia se ci sia vita nell’universo, oltre quella esistente sulla Terra. In particolare, l’astrobiologia è la scienza che si occupa di studiare l’origine, l’evoluzione e la distribuzione della vita nell’Universo. “Il progetto Vita nello Spazio- aggiunge Onofri- è un grandissimo investimento per tutta la comunità scientifica italiana attiva nel settore, e, ancora più importante, si pone come obiettivo principale quello di “costruire” una nuova generazione di scienziati astrobiologi”. https://www.asi.it/2021/09/vita-nello-spazio-e-online-il-sito-del-progetto-sostenuto-dallasi/ questo il sito dell’Agenzia Spaziale Italiana che ha pubblicato una notizia della ricerca.