Irregolarità nella gestione delle iscrizioni a numero chiuso alla facoltà di Medicina e Odontoiatria della Statale di Milano: indagato anche l’infettivologo Massimo Galli
Oltre 30 persone denunciate in stato di libertà, di cui 24 docenti universitari. L’indagine “Laurus” – così chiamata da “lauro” ovvero “alloro” per le foglie della pianta che simboleggia la corona per i laureati – condotta dai carabinieri del Nas di Milano ha portato alla denuncia di 33 persone, tra cui 24 professori di università delle province di Milano, Pavia, Torino, Roma e Palermo. L’indagine, che ha portato a quattro richieste di consegna di atti e documenti con eventuale perquisizione in caso di mancata consegna, nove richieste di consegna di atti e documenti e 9 decreti di esibizione di documentazione in originale, era partita nel marzo del 2018 dopo una segnalazione di irregolarità nella gestione delle iscrizioni a numero chiuso alla facoltà di Medicina e Odontoiatria dell’università Statale di Milano. Tra gli indagati c’è anche anche l’infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli.
Le assunzioni
Ad essere presi in esame sono stati diversi episodi di sospetto condizionamento delle assunzioni pubbliche di docenti ordinari e associati – compresi assistenti e dirigenti ospedalieri – secondo criteri che non sarebbero stati meritocratici. Le accuse nei confronti delle 33 persone coinvolte sono di aver quindi favorito specifiche figure “cucendo loro addosso” specifici bandi, fatti apposta per favorire le loro caratteristiche. Per essere certi che la scelta sarebbe caduta proprio sui candidati proposti, avrebbero inoltre utilizzato compiacenti membri delle commissioni concorsuali.
I reati
I reati contestati agli indagati sono quelli di associazione per delinquere, corruzione, abuso d’ufficio, turbata libertà degli incanti, falsità materiale commesso dal pubblico ufficiale. La Procura di Milano ha chiesto anche di poter visionare 29 caselle mail dei docenti tra quelle personali e quelle universitarie.
Il ruolo di Galli
Come professore dell’università degli studi di Milano, “dipartimento di scienze biomediche e cliniche” all’ospedale Sacco, e di direttore del reparto di Malattie infettive, Massimo Galli avrebbe secondo l’accusa “turbato” con “promesse e collusioni”, in concorso con il direttore generale della Asst Fatebenefratelli-Sacco Alessandro Visconti e la collega Manuela Nebuloni, la procedura per assumere a tempo determinato “quattro dirigenti biologi” per favorire in particolare “due candidate”. Assunzioni che erano, invece, “fortemente” osteggiate da Maria Rita Gismondo, anch’ella nota virologa del Sacco.
(Il Giorno)