La schiacciata fiorentina arriva Roma: “All’Antico Vinaio” apre due punti vendita

Tra i migliori street food del mondo, da provare almeno una volta nella vita

ROMA – Inaugurazione entro l’autunno per i due punti vendita del locale più recensito al mondo nel 2014 su Tripadvisor, incoronato tra i migliori comfort food per il quale il viaggio vale tutto l’ appagamento gustativo.

Era nell’aria da mesi, ma ormai è ufficiale anche a Roma sarà possibile comprare e gustare le schiacciate de “All’Antico Vinaio”, storico locale fiorentino che ogni giorno riempie via dei Neri di amanti della “focaccia” toscana.
Zona Pantheon, qui si  troveranno le due golose location di Tommaso Mazzanti, dove poter sprofondare i sensi nell’ abbondanza dei tanti ripieni:  mortadella,  stracciatella, carpaccio di manzo , crema al pistacchi, granella di nocciola, pecorino toscano, mozzarella affumicata, ‘nduja, speck, pomodoro, rafforzati dalle leggendarie creme  di tartufo, di pecorino, di carciofi, di melanzane grigliate e piccanti, di cipolla, pomoro e rucolina fatte in casa, solo alcune delle tante prelibatezze.

La schiacciata toscana 
Nasce da antiche ricette  di origine contadina tramandate di generazione in generazione. Sono ben 617 i nomi attribuiti alla schiacciata toscana,(schiacciata all’olio, schiaccia, ciaccia o stiacciata), che varia in base alla località toscana in cui viene realizzata.
L’origine della schiacciata risale a tempi molto remoti, quando si formarono i primi insediamenti umani, che iniziarono a dedicarsi all’allevamento e all’agricoltura. La sua composizione era molto rudimentale, consisteva in un impasto di acqua e cereali macinati a pietra e ridotti ad una sorta di disco sottile, per permetterne la cottura sopra pietre arroventate. L’evoluzione della schiacciata si ebbe con gli Egizi, primo popolo nella storia ad introdurre l’utilizzo del lievito; ma fu con i Romani che ebbe la sua consacrazione, mediante l’aggiunta del frumento nell’impasto, la base su cui si fonda tutt’oggi la realizzazione del nostro pane. A partire dal Medioevo in poi, l’impasto sarà cotto all’interno dei forni, e sarà merito del Rinascimento l’idea di farcirla. La schiacciata toscana era alimento molto apprezzato anche dai nobili fiorentini del tempo. Lo stesso Lorenzo de’ Medici detto il Magnifico, riporta infatti in uno suo scritto la frase: “Doman t’arrecherò una schiacciata“.