Civitavecchia – Bilancio consolidato alla prova del Consiglio

Piendibene (Pd): “Situazione grottesca”. Ormai la maggioranza è l’emblema del “teatrino”

CIVITAVECCHIA – Si torna in aula, alle 14, per il bilancio consolidato. Un appuntamento atteso, non solo per il documento da approvare, ma anche e soprattutto per verificare la tenuta di una maggioranza oggi alle prese con una crisi profonda.

Anche ieri infatti, in prima convocazione, sono mancati i numeri proprio per la coalizione guidata dal sindaco Ernesto Tedesco.

Lo ha evidenziato – anche se era quanto mai evidente – il misto Daniele Perello, prima dello scioglimento della seduta. Niente numero legale, tutti a casa. E oggi ci si riprova. Salvo ripensamenti dell’ultima ora, difficile la presenza in aula dei tre dissidenti della Lega Raffaele Cacciapuoti, Pasquale Marino ed Elisa Pepe. E se il bilancio consolidato non riuscirà a passare, ci saranno ulteriori problemi per l’amministrazione, impossibilitata a mettere in campo eventuali iniziative nei prossimi mesi.

E sulla situazione politica attuale, riferendosi in modo particolare alla seduta di ieri del consiglio, è intervenuto il capogruppo dem Marco Piendibene.

“La grande fuga è stata un altro episodio della squallida serie a puntate che ha per protagonisti il sindaco Tedesco e i consiglieri comunali di maggioranza che ancora lo sostengono – ha spiegato – nel pur importante Consiglio Comunale di oggi (ieri ndr), infatti, abbiamo assistito ad una vergognosa pantomima per la quale, dopo una banale dichiarazione del consigliere Perello che prendeva atto di ciò che era già noto da parecchi giorni, la maggioranza, sindaco in testa, ha abbandonato i lavori perché, con meno presenze rispetto all’opposizione, non avrebbe avuto i numeri sufficienti per approvare le delibere in discussione. Siamo ormai giunti ad una situazione grottesca – ha concluso Piendibene – per la quale chi è stato eletto due anni fa non ha già più i numeri per governare ma allo stesso tempo ci si ostina a tenere in vita vegetativa una coalizione che, secondo logica, dovrebbe consentire alla città di scegliere una nuova guida attraverso le elezioni”.