ALLUMIERE – Riceviamo e pubblichiamo: Nonostante siano passati più di quindici giorni da quando il sindaco di Allumiere è stato investito da una pesantissima accusa (quella di aver passato un compito alla madre di un candidato), e nonostante i ripetuti appelli ad uscire pubblicamente con un comunicato, ancora Pasquini non ha smentito a nessun livello.
Nella massima trasparenza, le forze di opposizione hanno chiesto un consiglio comunale aperto per affrontare il tema, in modo da permettere a tutti i cittadini e alle forze politiche esterne al consiglio, di poter prendere parte attiva in una vicenda che li riguarda da vicino, ma Pasquini ancora una volta sceglie il pugno duro e convoca una sessione chiusa.
Di fronte a un attacco così diretto, un sindaco dovrebbe difendere il buon nome del proprio paese, invece Pasquini rimane blindato all’interno delle mura amiche del palazzo comunale.
Nessuna possibilità di chiarezza per la popolazione di Allumiere, nessun consiglio in streaming.
Solo il minimo indispensabile previsto per legge, Pasquini non concede nessuna apertura. Non ci resta che fare appello a tutta la popolazione a venire ad assistere al consiglio che si terrà giovedì 21 alle 17 e, arrivati a questo punto, Pasquini ci spinge anche a considerare l’ipotesi della piazza.
Stiamo valutando, infatti, l’opportunità di svolgere una manifestazione pubblica nella quale finalmente verrà concesso al popolo di Allumiere il diritto di confrontarsi con le istituzioni su una questione che da mesi danneggia l’immagine del nostro paese, e tutto a causa dell’ostinazione di un sindaco che non vuole saperne di rassegnare le dimissioni.
Questo epilogo poteva essere evitato, se soltanto questa maggioranza avesse dimostrato la minima disponibilità al dialogo, ma allo stato dei fatti, non ci rimane altra scelta. Allumiere chiede risposte, se non sarà Pasquini a fornirle, lo farà l’opposizione comunale.
I consiglieri comunali
Simone Ceccarelli (LeU)
Giovanni Sgamma (FI)
Alessio Sgriscia (FDI)
Roberto Taranta (M5S)