Nella stessa battuta è finito anche un altro maschio da 125 chilogrammi. Erano il terrore di automobilisti e cacciatori
VALENTANO – Ieri si è aperta finalmente la caccia al cinghiale. Nessuno però poteva immaginare, della squadra del “Pelofino” di Valentano, che quella di ieri sarebbe entrata nella storia degli abbattimenti, almeno nel viterbese.
La cacciarella ha consegnato alla storia due abbattimenti straordinari. Il primo in assoluto quello del cinghiale ribattezzato “Tatanka” perché talmente grande da somigliare ad un bisonte. L’altro, probabilmente il figlio, pesava “solamente” 125 chili. Due bestioni che hanno imperversato almeno per due anni sul territorio. Più volte investiti da autovetture hanno riportato solo leggere ferite lasciandosi dietro auto da rottamare.
Incontrarlo, Tatanka, incuteva terrore. Due zanne laterali grandi come pugnali. Uno sguardo feroce e cicatrici ovunque. Era sopravvissuto anche ai pallettoni sparati chissà quando e rimasti come cimelio dentro i suoi prosciutti.
Tatanka e il suo compare, ieri, sono stati traditi dalla leggerissima pioggia e dal fiuto infallibile del segugio Nina, una femmina dachsbracke di otto anni.
La squadra era composta da sette persone e prima che il loro record di abbattimento possa essere superato ne passerà davvero tanto di tempo.