Il presidente Passerelli ricorda che lo stabile è a rischio crollo
CIVITAVECCHIA – “Relativamente ai lavori di via XVI Settembre la verità è una sola”. Inizia così una nota del presidente del cda Ater Antonio Passerelli.
“Lo stabile, così come certificato da perizie giurate di tecnici specializzati – prosegue Passerelli -, era ed è in uno stato di pericolo di crollo, causato da vari motivi, non ultimo lavori abusivi e sconsiderati posti in essere da inquilini, che, nel modificare (lo si ripete) in modo abusivo le strutture interne portanti degli appartamenti hanno compromesso la stabilità dell’intero edificio.
Va da sé che l’Ater sta facendo i dovuti approfondimenti per verificare le eventuali responsabilità (civili e penali) degli autori. Per garantire la sicurezza dei propri inquilini si è dovuto provvedere all’allontanamento e ricollocamento degli stessi in altri edifici.
Ovviamente, malgrado i disagi non imputabili all’Ater, ci preme respingere – continua Passerelli – la falsa affermazione inerente un ipotetico trattamento da “terremotati dei propri utenti”. Gli stessi sono stati tutti ricollocati, in un primo momento, all’interno di un dignitosissimo residence e successivamente in alloggi di proprietà Ater, opportunamente ristrutturati e arredati dalla stessa azienda”.
LE TEMPISTICHE – “Per quanto riguarda i tempi non brevi per l’inizio dei lavori – spiega il presidente dell’Ater – è di tutta evidenza che, trattandosi di una demolizione e ricostruzione di un edificio, per di più sottoposto a diversi vincoli, la legge impone tutta una serie di autorizzazioni a procedere che non dipendono in alcun modo dall’Ater.
Tale iter procedurale è stato aggravato dalla ben nota pandemia in atto e dalla proliferazione dei recenti interventi normativi in materia, soprattutto legati alla possibilità di usufruire del c.d. Super Bonus. Quest’ultimo particolare non deve essere trascurato in quanto i risparmi conseguenti permetteranno di intervenire su altri edifici popolari”.
Relativamente al muro di via Isonzo, invece, l’Ater “premesso il continuo controllo sulla viabilità e il continuo ripristino sulla segnaletica stradale, va specificato – precisa Passerelli – che anche in questo caso l’inizio dei lavori non può che essere subordinato alle indispensabili autorizzazioni degli enti preposti.
Ciò posto si può serenamente affermare che l’Ater, ricevute le autorizzazioni di cui sopra (previste entro la fine dell’anno) è pronta ad iniziare immediatamente i lavori”.