L’idea promossa da Naval Service vede in prima linea anche Grimaldi, Grandi Sollevamenti e Clt: la giunta ha dato l’ok al noleggio per un anno dell’installazione di John Seward Johnson II
CIVITAVECCHIA – Riportare la statua del bacio a Civitavecchia, dopo ben sette anni di assenza?
Un progetto che si sta facendo concreto e che potrebbe realizzarsi nel giro di pochi mesi, grazie all’impegno fattivo della società Naval Service, insieme al proprietario della statua, all’amministrazione comunale e alla disponibilità di Grimaldi, Grandi Sollevamenti e Clt.
Per ora si parla dell’affitto per un anno della statua “Embracing Peace”, meglio nota come Unconditional Surrender, di John Seward Johnson II, che dal 2011 al 2014 fece bella mostra di sé alla Marina, attirando l’attenzione di civitavecchiesi e soprattutto turisti provenienti da tutto il mondo.
Un costo di 35mila euro, sostenuto per la metà appunto da Naval Service, con Grimaldi disposta al trasporto da South Hampton a Civitavecchia, Grandi Sollevamenti in campo per montare l’allestimento e Clt disponibile a trasportare l’opera dal porto al sito di installazione.
La giunta ha espresso parere favorevole ad un’iniziativa accolta con entusiasmo anche dall’ex sindaco Gianni Moscherini, che da sindaco portò la statua a Civitavecchia e parla di un’operazione di immagine importante per la città ed il suo porto.
«Mi auguro che il successo che ebbe la prima volta si ripeta anche oggi, segnando l’inizio di una rinascita» ha spiegato ricordando come la precedente installazione coincide di fatto con l’incoronazione di Civitavecchia a porto leader delle crociere del Mediterraneo. «Sono felice – ha aggiunto – perché l’idea parte ancora da Naval Service, in ricordo di Salvatore Barone, che portò la statua a Civitavecchia. Oggi sua moglie Maresa ha deciso di onorare il suo amore per il porto e la città. Fu lungimirante quando convinse a far arrivare qui la statua che in poco tempo divenne l’immagine di Civitavecchia a livello internazionale e tale rimase a lungo. Da un lato quindi gli stessi attori di allora, dall’altro l’amministrazione hanno pensato di riprovarci, insieme ad altre importanti realtà come Grimaldi e Cavallaro, anche per un obiettivo promozionale».
D’altronde, lo ha sottolineato Moscherini, questa potrebbe rappresentare una sorta di medicina per le difficoltà che si stanno affrontando ora. L’inizio di una rinascita e una ripresa, con Civitavecchia pronta a riconquistare gli spazi lasciati indietro a causa del Covid, e non solo. «Spero – ha concluso – che si lavori per tenere qui la Statua del bacio non solo per un anno, ma per sempre, simbolo ed immagine della città».
La rimozione della statua rimane ancora oggi una delle pagine più vergognose dell’amministrazione Cozzolino.