VITERBO – Nella tarda serata di giovedì 11 novembre 2021 personale della Squadra Mobile della Questura di Viterbo, nell’ambito di specifici servizi mirati al contrasto dei reati predatori, unitamente a operatori del Commissariato Distrettuale di P.S. “Aurelio” di Roma, procedeva in flagranza di reato al deferimento in stato d’arresto di tre cittadini albanesi, domiciliati a Roma, responsabili in concorso del reato di Furto aggravato in abitazione.
L’attività investigativa, avviata a seguito della recrudescenza nelle ultime settimane del fenomeno dei furti in abitazione nel capoluogo e nella provincia viterbesi, tutti consumati con il medesimo modus operandi e sempre nella fascia oraria serale compresa tra le 17 e le 21, ha consentito di individuare alcuni soggetti di nazionalità albanese fortemente sospettati di essere gli autori degli episodi criminosi.
Nello specifico giovedì sera, poco prima delle ore 19, giungeva la segnalazione di un furto in abitazione in città nel corso del quale erano stati asportati monili in oro e una somma di denaro pari a circa 500 euro.
Gli agenti della Squadra Mobile, rimanendo sempre in stretto costante contatto con i colleghi romani e ritenendo fondatamente che i soggetti attenzionati potessero essere i responsabili del reato predatorio, li intercettavano lungo la strada provinciale “Cimina” in direzione di Roma riuscendo a fermarli nella capitale.
I tre malviventi, due dei quali con precedenti specifici per reati contro il patrimonio, sottoposti a perquisizione personale venivano trovati in possesso del materiale oggetto del furto precedentemente consumato.
Oltre alla refurtiva, nascosti all’interno della loro autovettura, sono stati rinvenuti molteplici arnesi atti allo scasso, tra cui trapani artigianali, un frullino metallico, piedi di porco, pinze e cacciaviti di diverse dimensioni. La perquisizione è stata poi estesa anche al bungalow, ubicato sulla via Aurelia, dove gli stessi domiciliavano ed ha permesso di rinvenire altre banconote (alcune albanesi), 2 orologi, un telefono cellulare, un anello in oro bianco e altri oggetti verosimilmente provento di furto.
Tutto il materiale veniva sequestrato unitamente al veicolo utilizzato per compiere il furto a Viterbo e ad altri due mezzi (tutti con intestazione fittizia) riconducibili ai tre soggetti stranieri.
Dopo la convalida dell’arresto, avvenuto nella giornata di venerdì a seguito di giudizio direttissimo presso il Tribunale di Roma, i tre albanesi (con età compresa tra i 23 e i 35 anni) sono stati associati alla Casa Circondariale di Napoli Poggioreale.