TARQUINIA – L’ex presidente della Provincia e ex sindaco di Tarquinia Mauro Mazzola interviene in merito alle elezioni provinciali che vedono la mancata candidatura di un sindaco Pd.
«Provo grande delusione da questa politica dell’inciucio ad ogni costo – commenta Mazzola – Resto basito, e non sono solo, nell’interpretare le strategie politiche del PD. Non presentare un proprio candidato alle elezioni di secondo grado alla carica di presidente della Provincia é pazzia politica pura. É l’ennesimo accordo tra persone per eventuali futuri scambi di preferenze. Oggi ti aiuto io domani sei tu ad aiutarmi, non fa niente da che parte stai. Non c’è alcun dubbio. In politica, da sempre, in una situazione dove la destra si presenta spaccata il centrosinistra avrebbe dovuto candidare un proprio rappresentante per approfittarne ed attirare voti così da avere un maggiore consenso.
Una situazione come quella attuale, non capita tutti i giorni. Bisognava approfittarne, candidando un proprio Sindaco per usufruire di quei voti di contestazione degli scontenti della destra.
È stato fatto tantissime volte, anche quando sono stato candidato io alla carica di presidente nel 2015, vincendo con il 70%.
Il PD si sta comportando esattamente al contrario. Porta l’acqua al mulino della destra, aiutando una corrente a vincere sull’altra. Qual è l’interesse politico di questa strategia?
Siamo arrivati a fare le liste con Forza Italia? Non mi si venga a dire che il PD si comporta in questo modo perché i numeri parlano chiaro. Si perde sicuramente.
Mi hanno sempre insegnato che la politica non può essere trattata con una somma matematica.
Niente è scontato in politica. Meno che la resa senza combattere come in questo caso.
La politica è dialogo, strategia, attirare con i programmi e comportamenti più voti possibili. Non ci sono più i voti dei cittadini perché ci si è dedicati alle lotte interne tra correnti e a voler vincere le primarie nelle sezioni del PD, tralasciando la politica e il dialogo con i cittadini.
Oggi l’impegno per vincere le elezioni amministrative negli enti locali è passato in secondo piano. Molti consiglieri di centrosinistra si trovano in grande imbarazzo.
Sicuramente non esprimeranno il proprio voto a nessun candidato presidente.
Non hanno il proprio rappresentante di centrosinistra.
Non è giusto.
Questa situazione si è creata per inseguire una politica clientelare e personale in cerca di sole preferenze.
Sono anni che lo urlo ai quattro venti che la politica del centrosinistra in questa provincia è diventata solo clientelare, divisa, rissosa, senza programmi e troppo personalizzata.
In tanti fanno orecchie da mercante soprattutto chi ha responsabilità politica all’interno del PD. É ora di dire basta e alzare la voce.
In tanti, troppi si sono allontanati dal PD e non si sentono più rappresentati».