Covid, perché tutte quelle balle sulla Romania

Pochi vaccinati, controlli normali e non asfissianti, del virus parla solo una persona, il capo del Governo che da poco è un generale militare. Gli scienziati devono stare al lavoro non in televisione

BUCAREST – Abbiamo letto e visto di tutto in questi giorni riferito alla Romania e al loro modo di affrontare il Covid. Partiamo dal primo presupposto. I vaccinati non arrivano al 40% e il numero dei contagi è inferiore a quello italiano dove i vaccinati sono oltre il 90%.

Qualche giorno fa avevamo letto di centinaia di morti che non sapevano più dove mettere. Migliaia di corpi stipati dentro il RomanExpo e camera mortuaria dell’ospedale universitario Elias, tra i più grandi della capitale, che brulicava di cadaveri.

Ebbene. Siamo andati al centro congressi e l’unica cosa che abbiamo visto i centri covid per il vaccino semideserti. Non c’erano tracce di carri funebri. Di cataste di cadaveri. Niente di niente. Successivamente abbiamo fatto tappa all’ospedale Elias. Avevamo paura. Dichiarato zona rossa. Massima allerta. Siamo andati anche davanti alla camera mortuaria dove transitano anche le persone che hanno bisogno del pronto soccorso.

Niente. Tutto normale. Ci siamo fatti una lunga chiacchierata con gli uomini del servizio di sicurezza che ci hanno fatto vedere i locali ma non ci hanno autorizzato a filmare dentro. Per il rispetto dei morti che loro hanno. Adesso pubblichiamo qualche scatto del nostro percorso ma la cosa straordinaria è il modo in cui affrontano l’epidemia o presunta tale. Di queste cose ne parla solo Nicolae Ciucă. Al termine delle consultazioni con le rappresentanze dei partiti in Parlamento, il Presidente Klaus Iohannis ha conferito al ministro della difesa uscente del Partito nazional-liberale l’incarico di formare un nuovo governo.

Ciuca, 54 anni, è un ex generale a capo del contingente militare romeno in Afghanistan e in Iraq avrà il compito di porre alla crisi in corso per affrontare la drammatica situazione sanitaria nel paese alle prese con la quarta ondata di Covid-19.

Lui è come il nostro generale degli Alpini Figliuolo con un’unica differenza. Parla solo lui e quello che dice si fa. Punto.

Gli scienziati e i virologi devono stare dentro gli ospedali e i laboratori a lavorare. Qui hanno fatto la rivoluzione pochi decenni fa e sanno come funzionano le cose. Più c’è confusione e meno informazione vera arriva alle persone. Non nascondo nulla perché nulla c’è da nascondere.

Se in Italia abbiamo una copertura di popolazione vaccinata oltre al 90% perché continuano a vessarci in questo modo?

Abbiamo raggiunto Costanza sul Mar Nero. Brasov in mezzo alla Transilvania dove anche Dracula vive tranquillo. Adesso siamo a Timisoara e tra poco faremo ritorno in Italia.

I tassisti che abbiamo via via incontrato nessuno di loro era vaccinato. Mascherina, schermo protettivo, disinfettanti e via. Ristoranti aperti, teatri aperti, centri commerciali aperti. Piscine, palestre, saune. Tutto aperto fino alle 21 e poi la serrata. Chi è senza green pass deve rimane a casa fino alle 5 del mattino. Gli altri possono andare in giro tranquillamente ma, ovviamente, essendo tutto chiuso se ne stanno a casa. Vivono meglio, decisamente meglio di noi italiani.

 

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