Aperto un fascicolo dopo l’ennesima denuncia presentata dal gruppo di minoranza nel comune della Teverina
BASSANO IN TEVERINA – Le Fiamme Gialle in piena attività in questo periodo prenatalizio. A darne notizia, seppur in modo abbastanza velato, lo stesso sindaco di Bassano in Teverina, Alessandro Romoli appena candidato, con il Partito Democratico, alla presidenza della Provincia di Viterbo.
Anche se da parte degli inquirenti vige il più stretto riserbo, a quanto pare la documentazione allegata all’esposto presentata dal gruppo di minoranza che siede con Romoli in consiglio nel piccolo comune a ridosso del fiume Tevere ha fatto aprire un fascicolo per verificare le circostanze denunciate.
Si tratterebbe di accertamenti su presunte spese di rappresentanza.
Romoli, ovviamente, nell’ultimo consiglio comunale dove era in votazione il bilancio, ha colto l’occasione per stigmatizzare il comportamento della minoranza, che, a suo giudizio, “con questa ennesima azione continua una battaglia personale che non fa il bene del paese”.
Gli strali dell’attuale vice presidente della Provincia Romoli, erano rivolti contro la consigliera d’opposizione Paola Saltalamacchia, accusata di preferire “l’utilizzo delle denunce alla normale dialettica politica”.
Al momento non si conoscono nei dettagli e i contorni della vicenda ma, secondo indiscrezioni l’attenzione sarebbe in particolare rivolta su alcune fatture “poco chiare”.
“Oltre alla presentazione e all’approvazione dell’ultima variazione di bilancio del 2021 – si legge in una nota del Comune – la riunione è stata l’occasione per discutere della nuova iniziativa legale intrapresa dal gruppo di minoranza. L’ultima di una lunga serie di denunce mosse ai danni dell’amministrazione, di volta in volta tutte archiviate perché i fatti non sussistevano. Dei componenti dell’opposizione in Consiglio era presente solamente il consigliere Antonietta Fronteddu”.
Romoli, a fronte dell’ennesimo attacco giudiziario durante i lavori dell’assemblea ha anche informato che le casse del Comune hanno registrato “una serie di importanti entrate, tra cui quella derivante dall’aumento del fondo Covid per circa 217 mila euro. Il sindaco ha poi aggiunto che si è registrato anche un aumento dei proventi dell’acquedotto pari a 42 mila euro: “Ciò non deriva da un aumento della tariffa – ha precisato – ma da un’azione di recupero crediti e lotta all’evasione”.
Nei prossimi giorni potrebbero emergere ulteriori elementi che, al momento, non sono noti nel dettaglio ma che potrebbero minare in modo serio la campagna elettorale del rappresentante di Forza Italia che si è detto “sereno”.