Gare di ippica: quando i cavalli meno promettenti vincono

Gare di ippica

Le scommesse sui cavalli sono uno dei giochi d’azzardo sportivi più interessanti e affascinanti. L’equitazione è uno sport che è stato riservato per diverso tempo alle fasce sociali più elevate, rappresentando una sorta di disciplina di élite. Caduta questa barriera con il tempo, anche le scommesse sui cavalli sono diventate via via più popolari. La possibilità di seguire gli eventi in televisione o tramite Internet e piazzare le proprie scommesse online ha dato la carta vincente a questo tipo di intrattenimento. Ma come fare a prevedere su quale cavallo puntare la propria giocata?

Beh, nonostante qualche scommettitore voglia dare a intendere che si può vincere anche scegliendo a caso il risultato, in realtà non è esattamente così. Scegliere il tipo di risultato richiede un minimo di conoscenza dell’equitazione in generale e dell’ippica nello specifico: non sono infrequenti infatti i casi in cui i cavalli più promettenti deludono i giocatori, lasciando il terreno a esemplari dati per meno favoriti. La valutazione delle variabili che incidono sui risultati è diversa e riguarda la storia del cavallo fin dalla nascita, e anche quella dal cavaliere o dell’amazzone.

Affinché le scommesse sui cavalli avvengano nella maniera più efficiente e redditizia possibile, è importante scegliere un sito che sia specializzato nelle scommesse ippiche, come Horse Racing Betting, un portale che vanta un’esperienza professionale in questo tipo di puntate sportive. Diversi infatti sono i tipi di risultati tra cui puoi scegliere, e che sono il risultato di un’attenta analisi effettuata dagli esperti del settore, al fine di stabilire le migliore quote. Nel giro di poco tempo non solo diventerai un appassionato di ippica ma anche un esperto delle varie discipline equestri: dal salto, al dressage, al trotto, passando per le varie competizioni che si svolgono in Italia e nel resto del mondo.

Il cavallo, un animale dalla sensibilità rara

Chi ha la fortuna di avvicinarsi all’equitazione, come accade sempre più frequentemente tra i giovani, sa quanto questi animali siano sensibili, ed è proprio la loro sensibilità che contribuisce a determinare il risultato della gara. Basti dare due esempi, opposti tra loro, per far capire la complessità del mondo equino. Alle Olimpiadi, nella gara di pentathlon della scorsa estate a Tokyo, uno dei cavalli migliori selezionati dallo staff tecnico, Saint Boy, si è rifiutato di iniziare la gara. Le condizioni del terreno, il fatto di non conoscere l’amazzone salita in sella, differenze di ambiente e il pubblico stesso hanno mandato in blocco l’animale, provocando una reazione incontrollata dell’allenatrice severamente sanzionata dal Comitato delle Olimpiadi.

Diversamente è successo a un cavallo di nome Varenne, che ha rappresentato il simbolo del riscatto e della determinazione. Da puledro era stato scartato da ogni gara a causa di un difetto fisico: era zoppo. L’amore e la dedizione del suo fantino, gli allenamenti costanti e un’attrezzatura adatta a far correre il cavallo su determinati terreni hanno portato Varenne a vincere le gare di trotto più importanti sia a livello internazionale che nazionale. A dimostrazione che non sempre le storie finiscono come iniziano, soprattutto quando si tratta di scommesse ippiche.

Gare di ippica: quando i cavalli meno promettenti vincono