VITERBO – “Carabinieri: storie di uomini stra..ordinari”, è il titolo del libro scritto da Irene Frattesi presentato presso la Sala Regia del Comune di Viterbo da Sergio Cesarini, direttore di Viterbo Sotterranea in collaborazione con il Col. Andrea Antonazzo, comandante del Comando Provinciale dei carabinieri di Viterbo. Il titolo accattivante e originale del libro, costituisce l’ overture di una miscellanea di interessantissime storie e aneddoti sull’Arma. Lo stile letterario dell’autrice è molto piacevole; via via che scorrono le pagine, ci si sente sempre più coinvolti dagli argomenti trattati sempre con una quasi maniacale dovizia di particolari.
Dalla nascita dell’Arma si passa all’analisi dei principali fatti che hanno visto i carabinieri utilizzati e coinvolti come truppe a piedi o a cavallo, prima, per cacciare gli austriaci dall’Italia con la carica di Pastrengo (1848) e poi come truppe anti-brigantaggio nelle varie fasi storiche successive all’unità d’Italia. Dopo minuziose e laboriose ricerche storiche, presso il Museo storico dei carabinieri e dopo aver consultato i documenti conservati presso l’ Archivio storico dell’Arma, è stata fatta una descrizione precisa delle divise dei vari Reparti, delle varie medaglie d’oro, d’argento e di bronzo guadagnate sui campi di battaglia o per gli aiuti dati dai carabinieri alle popolazioni in occasione di catastrofi naturali o di gravi malattie pandemiche come il colera che imperversava con brevi pause dal 1854 al 1884.
Inoltre, è stata citata la grande partecipazione dei carabinieri sia nella Prima che nella Seconda Guerra mondiale e sono stati resi noti gli episodi d’eroismo non tutti conosciuti, di cui la Benemerita è stata protagonista. Per ultimo, l’estremo sacrificio del vicebrigadiere Salvo D’Acquisto che il 23 settembre 43 ha donato la sua giovane vita per salvare 22 ostaggi dal Plotone d’esecuzione dei tedeschi. Non mancano curiosi riferimenti come quelli relativi ai rapporti tra i militari con la popolazione. La prefazione è del Gen. Cc. Paracadutista (C.a.) Antonino Troia, che ha sposato la causa benefica. L’appendice è dedicata al primo processo mediatico della storia che si è svolto a Viterbo: il processo Cuocolo, che vide impegnato in prima linea il capitano dei carabinieri Carlo Fabbroni. Il ricavato sarà devoluto alla Fondazione ANT che si occupa di malati oncologici a casa. “Carabinieri: storie di uomini stra..ordinari”, è anche il titolo di un’esposizione di cimeli storici e riproduzioni di quadri riguardanti l’arma dei carabinieri, a cura del Ten. Col. (C.a.) Nazzareno di Vittorio, allestita presso la Sala Rosa di Viterbo Sotterranea. L’ esposizione si ispira ai contenuti del libro di Irene Frattesi.