Viterbo – Carabinieri, un anno di operazioni tra omicidi risolti, lotta al covid e violenza di genere

Il comandante provinciale Antonazzo: “I casi più gravi hanno visto protagonisti i rapporti malati tra uomo e donna”

VITERBO – Il 2021 sta per chiudersi ed è stato, per l’Arma dei Carabinieri, un anno complesso e impegnativo che ha evidenziato, ancora una volta, come nella Provincia di Viterbo la giusta sinergia tra istituzioni, in primis con i colleghi della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza e delle Polizie locali, sotto la guida del Prefetto Giovanni Bruno e la direzione del Procuratore della Repubblica Paolo Auriemma nella fase investigativa, caratterizzi l’attività delle 5 compagnie e delle 56 stazioni dei carabinieri della Provincia.
L’impegno si è sviluppato su più fronti, ferma restando, purtroppo, l’ancora incombente minaccia pandemica che ha costretto, anche nell’anno che si avvia alla chiusura, i militari dell’Arma a vigilare sul rispetto delle misure di contenimento, anche attraverso contravvenzioni e chiusure di locali aperti al pubblico, laddove necessario.

A presentare numeri e fatti  di questo 2021 appena trascorso il comandante provinciale Andrea Antonazzo.

Tre omicidi

Soprattutto quest’anno spiccano tre cruenti fatti di sangue avvenuti negli ultimi 3 mesi: l’omicidio-suicidio di una coppia avvenuto a Castel Sant’Elia a fine settembre, a novembre la tragedia di Vetralla di cui è stato vittima il piccolo Matias, ucciso dal padre e, più recentemente, l’omicidio del prof Angeletti a Tarquinia. In tutti i casi l’attività dei reparti dipendenti coordinati e capeggiati dal Nucleo Investigativo ha reso possibile fare immediatamente piena luce su questi luttuosi eventi ed assicurarne i responsabili alla giustizia.

“I primi due omicidi sono riconducibili a disagi legati all’ ambito familiare soprattutto nel rapporto di coppia, nell’ omicidio del professore Angeletti non possiamo escludere che, anche se non avvenuto in ambito familiare, ad incidere sia di nuovo il rapporto uomo/donna“.  A concluso Antonazzo.

Violenza di genere

Nel delicato settore della violenza di genere i comandi di Stazione, attenti a trattare con la massima sensibilità le vittime di cui vengono a conoscenza, avvalendosi del personale specializzato del Nucleo Investigativo hanno perseguito 80 casi, di cui 31 di maltrattamenti e 25 violenze sessuali (erano state 28 lo scorso anno). Sono stati anche accertati 23 casi di stalking, tra i quali 2 di revenge porn.  Denunciate, 43 persone, i provvedimenti che ne sono scaturiti sono 7 arresti in flagranza di reato, 5 in misura cautelare, 4 allontanamenti dalla casa familiare, 8 tra divieti di avvicinamento alla vittima e obbligo di dimora in altro comune. 6 minori sono stati altresì collocati presso una casa famiglia.

“I casi di violenza di genere hanno mostrato numeri in crescita – dichiara il comandante provinciale Antonazzo-  dopo l ‘introduzione del Codice Rosso  tante donne si sono convinte a denunciare e far emergere ciò che prima nascondevano. La collaborazione con le vittime è  fondamentale per identificare il tipo di problematica, loro stesse a volte sottovalutano gli accadimenti e il pericolo in cui incorrono. Grazie al nostro personale specializzato e alla collaborazione con i Centri antiviolenza garantiamo supporto psicologico, fisico e a breve anche finanziario. Oltre a bloccare il colpevole oggi riusciamo a tutelare anche le vittime”.

Contrasto al Covid

In questo ambito possono inquadrarsi le oltre 171.000 persone identificate e le circa 100.000 autovetture controllate (con un aumento di 36.000 unità rispetto allo scorso anno). Ovviamente tra questi numeri figura il grandissimo impegno profuso da tutti i reparti del Comando Provinciale durante il rave party di Valentano avvenuto a cavallo di Ferragosto, allorquando durante il monitoraggio di quell’evento sono statiti identificati e segnalati migliaia di giovani che vi avevano partecipato.

Circolazione Stradale 
Sul fronte della circolazione stradale, nel corso degli stessi servizi esterni svolti durante l’anno, sono state elevate 4335 contravvenzioni al Codice della Strada, più delle 3300 dello scorso anno su cui aveva influito il lungo periodo di lockdown. Nei 477 incidenti rilevati dall’Arma, è stato registrato il decesso di 5 persone, il ferimento grave di 70 e lieve di 427 (lo scorso erano 443 incidenti, con 13 deceduti, 20 feriti gravi e 391 feriti). Sono inoltre state ritirate 176 patenti per guida in stato d’ebbrezza o sotto effetto di sostanze stupefacenti, sequestrati 245 veicoli (a fronte dei 212 lo scorso anno) e segnalate all’ autorità giudiziaria 3 persone per omicidio stradale e 16 per lesioni stradali gravi o gravissime.

Truffe e frodi informatiche 
Da segnalare il continuo aumento del fenomeno delle truffe e frodi informatiche, passate da 939 a 1154, fenomeno delittuoso legato alle nuove modalità di fare acquisti anche per beni di prima necessità.

“Il ricorso alla rete per approvvigionamenti di ogni genere ha visto aumentare il tipo di reato, un fenomeno purtroppo destinato a crescere sia per il mancato utilizzo  di tecnologie di sicurezza (antivirus o anti pishishing ndr)  in grado di prevenirle, sia per un fattore propriamente culturale che vede  alcune persone  cadere in tranelli, come quello di pagare molto anticipatamente,  che non si sarebbero mai verificati di persona”.

112 Numero unico emergenza 

Le chiamate al 112, dopo l’impennata occorsa a partire dal marzo 2021 schizzate a livello record di 78.672, quest’anno fino al 14 settembre hanno continuato ad essere numerosissime e sono state ben 52.056. A partire da tale data è entrato in vigore il 112 NUE con il Centro Unico di Risposta di Roma e le chiamate che da questo sono state girate alle nostre centrali operative sono state 8.003.

Da un punto di vista di andamento generale, tenendo in considerazione che nell’anno precedente le limitazioni alla circolazione delle persone hanno anche inciso sulla mobilità dei malintenzionati, il numero complessivo dei delitti denunciati all’Arma dei carabinieri nella Provincia è salito a 6000 circa. Complessivamente i militari della linea territoriale hanno denunciato 2132 (erano 1650) persone, traendone in arresto ulteriori 214 (contro le 377 dello scorso anno).
Tra i delitti, l’analisi di quelli di natura predatoria, che per loro natura destano maggiore allarme tra la popolazione, i furti per cui l’arma dei carabinieri in Provincia è stata chiamata a procedere sono passati da 1823 a 1856 (quelli in abitazione da 430 a 425). Anche il numero delle rapine è sceso da 36 a 25 (7 quelle in abitazione, tutte scoperte, con 3 persone deferite in stato di libertà e 4 in stato d’arresto). Va comunque detto che nel 2019, prima dell’emergenza COVID, i furti denunciati all’arma in provincia erano stati 3158, di cui 621 in abitazione.

Contrasto allo spaccio di droghe
Il contrasto al traffico e spaccio di sostanze stupefacenti è proseguito senza sosta, come testimoniano i quasi 10 kg complessivi di sostanza stupefacente e le più di 2.000 piante sequestrate durante l’attività di contrasto ai 374 reati che sono stati scoperti e denunciati all’autorità giudiziaria. Agli oltre 100 arresti in flagranza di reato compiuti dai carabinieri del comando Provinciale nel 2021 si aggiungono anche i 2 distinti arresti operati nei giorni scorsi a Bolsena e Viterbo durante i controlli per il green pass dei passeggeri sugli autobus di linea extraurbana di due corriere che avevano cercato di mimetizzarsi tra i pendolari.

Reddito di cittadinanza
Prosegue anche l’attività sul reddito di cittadinanza, che ha visto i militari della Provincia effettuare 1055 controlli, denunciando 239 persone che hanno percepito indebitamente complessivamente circa 1.500.000 di euro (erano 37 per 200.000 euro lo scorso anno).