Ater Viterbo: intervento di ristrutturazione dell’edificio dei Santi Simone e Giuda

VITERBO – “Quella di oggi è una giornata importante, perché testimonia che abbiamo lavorato bene e che il vero fronte, adesso, è quello della riqualificazione urbana”.

L’assessore regionale alle Politiche Abitative, Massimiliano Valeriani, ha concluso così la presentazione dell’intervento di rifunzionalizzazione dell’edificio dei Santi Simone e Giuda a Viterbo, che sarà realizzato dall’Ater della Provincia di Viterbo, con 14,6 milioni di fondi ministeriali”. “Questa – ha sottolineato Valeriani – è solo una delle tante opere che abbiamo in programma a Viterbo, dove torneremo per illustrare tutti gli interventi in programma”.

Anche il consigliere regionale Enrico Panunzi ha evidenziato il grande sforzo che porterà, complessivamente, a investimenti per oltre 329 milioni di euro, in tutta la Provincia di Viterbo, per il programma straordinario di interventi Ater nel periodo 2022-2025. Un piano che è stato riassunto, in sintesi, dal direttore generale dell’Ater viterbese, avvocato Fabrizio Urbani, che era stato preceduto dal presidente dell’Azienda, ingegner Ivan Grazini, entrato nel dettaglio dei lavori che saranno effettuati nel complesso dei Santi Simone e Giuda.

“Si tratta – ha spiegato l’ingegner Grazini – della riqualificazione di un patrimonio cittadino, abbandonato da tempo, che ormai versa nel degrado. Una situazione inaccettabile, alla quale abbiamo voluto porre rimedio, insieme alla Regione Lazio, alla Asl e all’Università della Tuscia: il progetto prevede che l’edificio ospiti, una volta terminati i lavori, un Collegio di merito per gli studenti più bravi e un Centro di accoglienza per donne vittime di violenza e di disagi sociali”.

Il progetto, destinato a riqualificare un’ampia area del centro storico viterbese, è stato, da subito, accolto con entusiasmo dal Rettore dell’Università della Tuscia, Stefano Ubertini, e dal direttore della Asl viterbese, Daniela Donetti, che anche oggi hanno confermato tutto il loro sostegno a quest’opera, che coniugherà politiche urbani e sociali.

La proposta progettuale per la riqualificazione e la rifunzionalizzazione dell’edificio storico dei Santi Simone e Giuda, situato nel centro di Viterbo, riguarda un complesso di circa 5.700 metri quadri di superficie totale, di cui 2.500 coperti e oltre 3.200 di pertinenze esterne.

Attualmente, l’intero immobile è in una situazione di degrado, che richiede un intervento urgente di completa riqualificazione, con la ridefinizione di nuove destinazioni d’uso, in linea sia con le esigenze sociali e di sviluppo del territorio che con gli obiettivi previsti dall’articolo 1, comma 437, della legge 160 del 2019 (attuazione di interventi per la riduzione del disagio abitativo e incremento della qualità dell’abitare).

In questo quadro, il progetto parte dal presupposto fondamentale di attribuire all’edilizia sociale un ruolo prioritario.

Per realizzare questo intervento, sono stati ottenuti 14,6 milioni di finanziamento dal Ministero delle Infrastrutture. Si è trattato di un lavoro di squadra: Regione, Ater e Asl di Viterbo e Università della Tuscia hanno lavorato in stretta sinergia, riuscendo a farsi riconoscere dal Ministero (che con il Decreto 395/2020 metteva a disposizione complessivamente 853,1 milioni di euro) questa importante cifra, per realizzare un’opera di grande valenza, sia sotto il profilo della riqualificazione urbana che sul versante sociale.

IL RECUPERO DI UN PATRIMONIO CITTADINO

 

Programma innovativo nazionale per la qualità dell'abitare

 

L’intervento, che sarà posto in essere dall’Ater di Viterbo, consentirà di recuperare e valorizzare un complesso che rappresenta un importante patrimonio ambientale, storico, architettonico e culturale della nostra città.  E questo è un aspetto fondamentale, nel momento in cui i beni ambientali costituiscono una parte sempre più rilevante del patrimonio di un Paese.

La valorizzazione dei beni ambientali di un territorio rappresenta, infatti, un fattore chiave per la qualità della vita e la competitività, in particolare nelle aree urbane, dove si sviluppano le maggiori opportunità di crescita della nuova economia, della conoscenza (soprattutto quella legata all’alta formazione) e delle nuove attività terziarie.

Sono ormai riconosciuti beni ambientali anche le ville, i giardini e le strutture insediative, che siano suggestivamente integrate con l’ambiente naturale: tutti requisiti che possono essere individuati, senza dubbio, nel complesso immobiliare dei Santi Simone e Giuda.

L’ex monastero dei Santi Simone e Giuda è ubicato in prossimità del circuito murario della città di Viterbo, in linea con un consolidato schema topografico delle città trecentesche, che vedevano, ai loro margini o lungo la viabilità principale, la presenza di strutture monastiche con funzioni assistenziali.

L’edificio, caratterizzato dal grande chiostro interno, documenta una sovrapposizione di fasi edilizie, che nascondono, in larga parte, le forme architettoniche iniziali e gli elementi caratterizzanti della struttura.

Dal punto di vista del rischio archeologico, un intervento di restauro del complesso non sembra incorrere in particolari problematiche.

A questo proposito, infatti, le principali banche dati utilizzate per studi di Archeologia Preventiva, propedeutici alla realizzazione di opere pubbliche o private, non documentano il rinvenimento di materiali o stratigrafie archeologiche.

 LA STORIA DEL COMPLESSO IMMOBILIARE

Il complesso sorge su un’area che la tradizione identifica con il sito dove l’Imperatore Federico II aveva iniziato i lavori per la costruzione di un palazzo imperiale mai completamente terminato, che venne abbandonato dopo la sua scomunica e la deposizione decretata da Papa Innocenzo IV.

Su quella che era detta “Piazza dell’Imperatore”, intorno al 1290, fu fondato un ospizio per i pellegrini, per ordine del Vescovo di Viterbo Pietro II di Romanuccio, che morì nei primi mesi del 1312 lasciando l’ospedale ai monaci armeni dell’ordine di San Basilio, i quali lo intitolarono ai Santi Simone e Giuda. Identica intestazione ebbe la chiesa edificata col permesso dello stesso vescovo.

Dopo una lunghissima serie di passaggi di proprietà, il 26 aprile 1479 Papa Sisto IV consegnò la struttura alle Suore Terziarie Francescane.

Alla morte della fondatrice, la congregazione si sciolse ed il monastero fu abbandonato. Dopo altre vicende, il monastero fu assegnato, con Bolla di Papa Innocenzo VIII del 25 settembre 1492, al secondo Ordine di Santa Chiara.

Grazie ad una serie di pii lasciti, furono acquistate alcune case limitrofe, per ampliare il monastero e nel 1508 fu ristrutturata la chiesa. Il 26 novembre 1514 venne autorizzata la costruzione di un acquedotto ad uso esclusivo del monastero.

Nel XVIII secolo il complesso subì ancora varie ristrutturazioni e restauri e, con l’avvento di Napoleone, nel 1810, le monache furono allontanate; solo dopo la caduta di Napoleone, nel 1815, le suore poterono tornare nella loro residenza.

Il Comune di Viterbo ne venne in possesso soltanto nel 1909. Dal 1915, il Comune trasferì nell’ex convento alcune sezioni dell’Ospedale Grande degli Infermi, in particolare quella per i malati cronici o di lunga degenza, mentre parte della chiesa era già stata demolita per formare Largo Colonna. La struttura funse da cronicario fino al 1979, quando i malati furono destinati all’Istituto “Villa Immacolata”. Successivamente – e fino al 2003 – vi hanno avuto sede l’Aido, l’Avis, l’Ente Scuola Industriale Edilizia e Affini della Provincia di Viterbo, il Servizio di Nefrologia e di Emodialisi.

Una volta trasferiti questi uffici e questi servizi, il complesso immobiliare è andato incontro a un inesorabile degrado, che ha portato all’attuale situazione.

L’ASPETTO SOCIALE

L’edificio che si andrà a riqualificare è di proprietà della Regione Lazio e, nel momento in cui si è deciso di dare nuova vita a questo spazio nel cuore di Viterbo, sono state coinvolte l’Università della Tuscia e la Asl viterbese: nel complesso dei Santi Simone e Giuda, infatti, verranno realizzati un Collegio di merito per l’Università degli Studi della Tuscia e un Centro di accoglienza per donne vittime di violenza e di disagi sociali. La struttura, insomma, avrà una doppia anima, che permetterà di inserire in un unico contesto professori, ricercatori, studenti (provenienti da Regioni e Nazioni diverse, che hanno dimostrato dedizione e impegno particolari, ottenendo risultati di eccellenza) e donne vittime di violenze e maltrattamenti. Saranno, così, offerte prospettive nuove di inclusione, formazione e coesione sociale.

Tutti i soggetti interessati – Regione Lazio, Ater di Viterbo, Università della Tuscia e Asl viterbese – hanno ritenuto questa iniziativa molto interessante e innovativa, tanto da ritenere necessaria un’analisi di questo percorso – una volta che il progetto sarà stato realizzato – attraverso uno strumento applicativo, denominato Analisi SWOT, che ha l’obiettivo di evidenziare i punti di forza, di debolezza, le opportunità e le eventuali criticità derivanti dalla messa in pratica dell’idea progettuale.

In definitiva, l’intervento proposto può costituire un esempio di welfare urbano, coniugando al meglio politiche urbane e politiche sociali. La riqualificazione urbana e il recupero del manufatto edilizio, destinato ad edilizia residenziale, anche temporanea, per categorie disagiate e a un collegio universitario di merito, andrà a costituire, di fatto, un polo aggregativo culturale e sociale, con servizi per il miglioramento della coesione sociale, determinando un arricchimento culturale e una maggiore qualità della vita dei cittadini.

 IL PROFILO TECNICO

Secondo quanto previsto all’articolo 1 del Decreto 395/2020, l’Ater di Viterbo, nell’ambito del progetto, si propone come “soggetto attuatore”. E, con riferimento al medesimo Decreto, l’intervento può essere collocato nelle linee di azione b), vale a dire rifunzionalizzazione di aree, spazi e immobili pubblici e privati, anche attraverso la rigenerazione del tessuto urbano e socioeconomico, e c), ossia miglioramento di accessibilità e sicurezza dei luoghi urbani e di dotazione di servizi e infrastrutture urbane.

La realizzazione del progetto si sostanzia anche perseguendo significativi obiettivi di green economy, a partire dall’aumento dell’efficienza energetica degli edifici, nell’ottica dei cosiddetti “zero emission buildings”. In quest’ottica, la riqualificazione edilizia, compatibilmente con i vincoli di natura storica e paesaggistica, avverrà secondo i più moderni standard di progettazione energetica. In particolare:

  • estensivo utilizzo delle fonti rinnovabili (solare termico/fotovoltatico), nel rispetto dei vincoli relativi a un contesto storico di pregio;
  • sostituzione dei tradizionali impianti di combustione con più efficienti pompe di calore, che risultano del tutto prive di emissioni inquinanti;
  • sostituzione degli infissi con serramenti ad alte prestazioni, caratterizzati da doppi vetri basso emissivi e dotati di sistemi di controllo solare, laddove necessario;
  • utilizzo di materiali eco-sostenibili, in un’ottica di bio-economia circolare, per il miglioramento delle performance energetiche ed acustiche dell’edificio;
  • utilizzo di impianti di ventilazione meccanica, con recupero di calore per massimizzare il comfort, migliorare la qualità dell’aria interna, e ridurre i consumi;
  • estensivo utilizzo della domotica all’interno degli edifici nell’ottica di realizzare un cosiddetto edificio intelligente;
  • rinnovo dell’impianto di illuminazione interna, sostituendo le lampade tradizionali con quelle a tecnologia Led;
  • isolamento termico dell’involucro edilizio, con particolare riferimento al piano terra e ai solai di copertura.
  • installazione colonnine di ricarica elettrica per biciclette e autoveicoli.

Ovviamente, andando a riqualificare tutto il complesso, saranno realizzati importanti interventi anche per il miglioramento antisismico del complesso.

PROGRAMMA STRAORDINARIO INTERVENTI ATER VITERBO 2022-2025
FINANZIAMENTI REGIONALI

1) VITERBO – VIA CACCIABELLA
Manutenzione straordinaria sulle facciate e pertinenze condominiali
Finanziamento € 900.000,00 – Lavori € 655.000,00
Intervento proveniente da concessione di finanziamento ex art. 4 legge n.80/2014 linea b) (comuni ATA). Det. R.L. G03189 del 1/04/2016. Trattasi di intervento di manutenzione straordinaria sulle facciate e sulle pertinenze esterne. Con Determinazione regionale n. G17656 del 16/12/2019 la Direzione Politiche Abitative della Regione Lazio accoglie la richiesta di sostituzione dell’intervento approvando la localizzazione di Viterbo, Via Cacciabella nn. 4-14, confermando l’importo di finanziamento di € 900.000,00.

E’ stato affidato l’incarico per la progettazione esecutiva con Determinazione n. 174 del 25/06/2020 che è stata consegnata ed è in fase di verifica. Si prevede che i lavori possano essere affidati e avere inizio entro i primi dell’anno 2022.

2) VETRALLA – VIA ALDO MORO N.6
Manutenzione straordinaria sulle facciate e pertinenze condominiali
Finanziamento € 2.000.000,00 – Lavori € 1.480.000,00
Intervento proveniente da concessione di finanziamento ex art. 4 legge n.80/2014 linea b) (comuni ATA). Det. R.L. G03189 del 1/04/2016. Trattasi di intervento di manutenzione straordinaria sulle facciate e sulle pertinenze esterne. Con Determinazione regionale è stato recentemente anticipato l’intervento previsto per il 2024 confermando l’importo di finanziamento di € 2.000.000,00. E’ in corso l’affidamento dell’incarico per la progettazione esecutiva propedeutica all’affidamento dei lavori. Si prevede che i lavori possano essere affidati e avere inizio entro la primavera dell’anno 2022.

3) VITERBO E PROVINCIA
Interventi di adeguamento e messa a norma impianti elettrici e adeguamento antincendio edifici di e.r.p.s. Finanziamento € 1.534.909,70 – Lavori € 1.044.156,26

Con DGR Lazio 19 ottobre 2021, n. 678, pubblicata sul BURL n.100 del 26/10/21 ed avente ad oggetto “Nuova programmazione per interventi di adeguamento e messa a norma degli impianti elettrici e antincendio negli immobili di proprietà di A.T.E.R. della Provincia di Viterbo, in attuazione della D.G.R. n. 407 del 25 giugno 2021” è stata approvata la nuova programmazione proposta dall’A.T.E.R. della provincia di Viterbo al fine di realizzare gli interventi individuati nella determinazione direttoriale A.T.E.R. n. 329/2021.
Trattasi di interventi di messa a norma e adeguamento antincendio su immobili di e.r.p.s. in proprietà mista pubblico-privato, siti nei Comuni di Viterbo e provincia ai sensi del Decreto Ministero dell’Interno 25 gennaio 2019 e interventi di verifica, adeguamento e messa a norma impianti elettrici condominiali e dei singoli alloggi negli edifici di e.r.p.s. in Viterbo e provincia, per un importo complessivo ad € 1.534.909,70.

SERVIZIO TECNICO – UFFICIO COSTRUZIONI, RECUPERO EDILIZIO E PROGETTI SPECIALI
PROGRAMMI SPECIALI

4) VITERBO E PROVINCIA – Programma per l’efficientamento energetico e per il
consolidamento sismico in edifici di proprietà.

Finanziamento: Benefici fiscali di cui al D.L. 34/2020 convertito in legge n. 77 del 17/07/2020 –
Superbonus 110% Programma sviluppato su 64 lotti situati in Viterbo e Provincia.
Importo complessivo delle proposte progettuali pervenute € 289.208.630,00

Visti il Decreto Legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio
2020, n. 77, recante “Misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19” e ss.mm.ii., cd. “Decreto Rilancio” e il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 6 agosto 2020 n.34 “Requisiti tecnici per l’accesso alle detrazioni fiscali per la riqualificazione energetica degli edifici – cd.Ecobonus.”

(GU Serie Generale n.246 del 05-10-2020) e in esecuzione della Deliberazione del Commissario
Straordinario n.14 del 29/10/2020, l’Azienda ha avviato una campagna di indagine sul patrimonio
edilizio. Il Decreto Rilancio “Incentivi per efficientamento energetico, sisma bonus, fotovoltaico e
colonnine di ricarica di veicoli elettrici” prevede che i benefici fiscali si applicano anche agli interventi effettuati dagli Istituti autonomi case popolari (IACP) comunque denominati.
L’ATER di Viterbo ha pubblicato nel mese di aprile un avviso pubblico per l’acquisizione di
manifestazione di interesse da parte di operatori economici a fungere da promotori nelle forme del partenariato pubblico privato per l’efficientamento energetico e per il consolidamento sismico in edifici di proprietà dell’ATER provincia di Viterbo, mediante benefici fiscali di cui al d.l. 34/2020,
convertito con modificazione con la legge 17/07/2020 n. 77 (c.d. superbonus). L’indagine ha ad
oggetto l’acquisizione di manifestazioni di interesse, con trasferimento al promotore dei benefici
fiscali, tramite sconto in fattura o cessione del credito.

L’Azienda ha diviso il suo patrimonio in 64 lotti minimi di intervento dislocati nella città di Viterbo e dell’intera provincia al fine di assicurare una corretta gestione dei cantieri e delle procedure nel
rispetto dei tempi e delle scadenze dettate dal Decreto. La manifestazione di interesse ha dato esito positivo in quanto per tutti i lotti presentati sono arrivate proposte progettuali che sono in fase finale di verifica da parte di un organismo collegiale di valutazione.

5) VITERBO – COMPLESSO IMMOBILIARE SAN SIMONE E GIUDA
Progetto di recupero e rifunzionalizzazione del complesso immobiliare di San Simone e Giuda sito nel centro storico della città di Viterbo. Realizzazione di sistema unitario di integrazione sociale con spazi destinati alla residenza temporanea per categorie speciali e collegio universitario di merito.

Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare – Decreto Interministeriale n.395 del 16-09-2020
Finanziamento € 14.946.982,64 – Lavori € 9.744.430,96

La proposta progettuale in oggetto mira alla riqualificazione e rifunzionalizzazione di un edificio
storico sito nel centro della città di Viterbo e denominato “Plesso di S.S. SIMONE E GIUDA”.

Il complesso di ca. 5.700 mq di superficie complessiva, di cui mq 2.500 coperti e oltre 3.200 mq di pertinenze esterne, sorge in una posizione strategica della città rispetto alle attività culturali,
economiche e commerciali del capoluogo di provincia.

L’attuale stato di degrado in cui verte l’intero immobile rende urgente un intervento di completa riqualificazione con ridefinizione di nuove destinazioni d’uso coerenti sia con le esigenze sociali e di sviluppo del territorio, sia con gli obiettivi previsti dall’articolo 1, comma 437, della legge 160 del 2019.

Sulla base delle esigenze rilevate, si propone di realizzare nell’immobile in questione un Collegio di merito per l’Università degli Studi della Tuscia ed un centro di accoglienza per donne vittime di
violenza e di disagi sociali. Questa doppia anima della struttura permetterà di far leva sugli indicatori di benessere di sostenibilità maggiormente critici. Inserire infatti in un unico contesto, studenti che hanno dimostrato doti e impegno particolari e ottenuto risultati di eccellenza proveniente da regioni e nazioni diverse, con donne che hanno subito violenze e maltrattamenti, consentirà di offrire prospettive di inclusione di formazione e di coesione sociale diverse da quelle magari vissute fino a quel momento.

Il progetto proposto è stato ammesso a finanziamento con Decreto Ministeriale n. 383 del 07/10/2021 e sono in corso le trasmissioni dei cronoprogrammi aggiornati al Ministero a seguito dell’inserimento del programma nei fondi PNRR, finalizzate al nulla osta definitivo da parte del Ministero e all’avvio della fase progettuale.

6) VITERBO – Manutenzione straordinaria – Retrofitting e riqualificazione immobili di proprietà
ATER e destinati all’edilizia residenziale sociale – Edificio sito in Viterbo Via Castel di Fano (
Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare – Decreto Interministeriale n.395 del 16-09- 2020
Finanziamento € 4.131.288,00 – Lavori € 3.528.000,00

Trattasi di un intervento proposto dal comune di Viterbo di riqualificazione di un quartiere nel comune di Viterbo Pilastro-Carmine all’interno del quale è ricompreso un edificio di proprietà ATER. Comprende una pluralità di azioni finalizzate oltre che alla manutenzione, riuso ed alla ri-funzionalizzazione delle aree e delle strutture edilizie esistenti, al miglioramento delle prestazioni dal punto di vista sismico ed energetico dei fabbricati in esame.

Riqualificazione del contesto urbano prevedendo un mix di residenze, funzioni, spazi collettivi
complementari agli alloggi, promuovendo caratteristiche edilizie di alta sostenibilità, con efficientamento energetico degli edifici, da realizzare secondo i requisiti per gli “edifici a energia quasi zero” di cui alla direttiva dell’Unione europea 2010/31/UE; innalzando i livelli di qualità dell’abitare anche per quanto attiene il superamento delle barriere architettoniche, favorendo l’innovazione tecnologica dell’edilizia secondo principi di auto-sostenibilità.

Anche questo progetto è stato ammesso a finanziamento con Decreto Ministeriale n. 383 del 07/10/2021 e sono in corso le trasmissioni dei cronoprogrammi aggiornati al Ministero a seguito dell’inserimento del programma nei fondi PNRR, finalizzate al nulla osta definitivo da parte del Ministero e all’avvio della fase progettuale.

7) VITERBO – Manutenzione straordinaria – Retrofitting e riqualificazione immobili di proprietà
ATER e destinati all’edilizia residenziale sociale – Edificio sito in Viterbo – Piazza dei Buccheri.
Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare – Decreto Interministeriale n.395 del 16-09-2020
Finanziamento € 5.153.205,39- Lavori € 4.790.000,00

Trattasi di un intervento proposto dal comune di Viterbo di riqualificazione di un quartiere nel comune di Viterbo Santa Barbara all’interno del quale è ricompreso un edificio di proprietà ATER.

L’intervento previsto comprende una pluralità di azioni della stessa tipologia dell’intervento
precedente. Anche questo progetto è stato ammesso in riserva a finanziamento con Decreto
Ministeriale n. 383 del 07/10/2021 e sono in corso le trasmissioni dei cronoprogrammi aggiornati al Ministero a seguito dell’inserimento del programma nei fondi PNRR, finalizzate al nulla osta
definitivo da parte del Ministero e all’avvio della fase progettuale.

8) VITERBO E PROVINCIA – Programmi di riqualificazione dell’edilizia residenziale pubblica.
PNRR – Fondo complementare DL n.59/2021 – Legge n.101/2021

Con Determinazione n. G13815 del 11/11/2021 la Direzione Politiche abitative e la pianificazione
territoriale, paesistica e urbanistica della Regione Lazio ha approvato un avviso rivolto alle ATER e ai Comuni del Lazio per la presentazione di proposte di interventi di riqualificazione dell’edilizia
residenziale pubblica finalizzata alla concessione di finanziamenti previsti dal PNRR fondo
complementare DL n.59/2021.

8a) BORGO STORICO CASTIGLIONE IN TEVERINA
Acquisizione e recupero n. 5 alloggi
Finanziamento € 3.148.046,10- Lavori € 2.166.881,95

L’Ater di Viterbo ha ha sempre posto particolare attenzione al tema del recupero dei borghi
storici attualmente disabitati a causa del cattivo stato di conservazione degli edifici e della
mancanza di risorse per poterli recuperare, all’interno dei quali alcuni edifici sono di proprietà.

E ha voluto cogliere proprio in questa possibilità di accedere ai programmi di riqualificazione
dell’edilizia residenziale pubblica offerta dal PNRR – fondo complementare, l’opportunità di
restituire al borgo storico la vocazione originaria di residenza e di centro di aggregazione
sociale, nel rispetto delle caratteristiche storico-architettoniche degli edifici e del tessuto
urbanistico originario.

E’ stato affidato l’incarico esterno ad uno studio di ingegneria con l’obiettivo di mettere in
sicurezza e recuperare tali edifici che attualmente versano in condizioni di assoluta fatiscenza, il
quale ha elaborato un progetto per il recupero di n. 5 alloggi di E.R.P.S. e locali annessi, per
un importo complessivo di € 3.148.046,10.

8b) GRAFFIGNANO FRAZIONE DI SIPICCIANO
Progetto di recupero e restauro conservativo di n.12 alloggi
Finanziamento di € 4.634.432,00 – Importo lavori € 3.190.000,00
Anche in questo caso, come nel precedente, l’ATER negli anni ‘80 acquisì la proprietà di una
porzione di immobili ricadenti nel centro storico, per i quali ad oggi, a causa dei fondi
insufficienti, ha potuto eseguire soltanto interventi di indagini e messa in sicurezza. Si è ritenuto
opportuno quindi inserire questo intervento tra le proposte da presentare per accedere ai fondi
PNRR, per poter riqualificare e l’intero complesso edilizio e recuperare n. 12 alloggi oltre locali
accessori per un importo complessivo di € 4.634.432,00.

8c) CORCHIANO – VIA DONATORI DI SANGUE – PAL. A-B-C
Manutenzione straordinaria Finanziamento € 4.083.129,92 – Importo lavori € 2.944.154,36

I lavori riguardano interventi di manutenzione straordinaria sui tre edifici in Corchiano, sui
quali non sono mai stati effettuati lavori sostanziali, al fine di riqualificare l’intero complesso
immobiliare. Nello specifico si prevedono interventi di efficientamento energetico e
miglioramento sismico, oltre che risanamento generale dell’edificio.

RIEPILOGO GENERALE

1) VITERBO – VIA CACCIABELLA
Manutenzione straordinaria sulle facciate e pertinenze condominiali € 900.000,00
Alloggi n. 57

2) VETRALLA – VIA ALDO MORO N.6
Manutenzione straordinaria sulle facciate e pertinenze condominiali € 2.000.000,00
Alloggi n. 40

3) VITERBO E PROVINCIA
Interventi di adeguamento e messa a norma impianti elettrici e € 1.534.909,70
adeguamento antincendio edifici di e.r.p.s.

4) VITERBO E PROVINCIA – Programma per l’efficientamento € 289.208.630,00
Energetico e per il consolidamento sismico in edifici di proprietà.
Superbonus 110% Benefici fiscali di cui al D.L. 34/2020
Alloggi n. 2.314

5) VITERBO – COMPLESSO IMMOBILIARE SAN SIMONE E GIUDA € 14.946.282,64
Realizzazione di sistema unitario di integrazione sociale con spazi
destinati alla residenza temporanea per categorie speciali e collegio
universitario di merito. Programma innovativo nazionale per
la qualità dell’abitare Decreto Interministeriale n.395 del 16-09-2020

6) VITERBO – Manutenzione straordinaria – Edificio sito in Viterbo € 4.131.288,00
Via Castel di Fano. Programma innovativo nazionale per la
qualità dell’abitare – Decreto Interministeriale n.395 del 16-09-2020
Alloggi n. 78

7) VITERBO – Manutenzione straordinaria – Edificio sito in Viterbo € 5.153.205,39
Via dei Buccheri. Programma innovativo nazionale per la
qualità dell’abitare – Decreto Interministeriale n.395 del 16-09-2020
Alloggi n. 24

8) VITERBO E PROVINCIA – Programmi di riqualificazione
dell’edilizia residenziale pubblica.

PNRR – Fondo complementare DL n.59/2021 – Legge n.101/2021

8a – Castiglione in Teverina – Recupero – n. 5 alloggi € 3.148.046,10

8b – Sipicciano- Recupero – n.12 alloggi € 4.634.432,00

8c – Corchiano – Manutenzione straordinaria – n.12 alloggi € 4.083.129,92

TOTALE COMPLESSIVO € 329.737.923,11

TOTALE COMPLESSI ALLOGGI N. 2542