Stefano Costantini assolto dalle accuse perché “ingannato” dalla bontà dei prodotti finanziari che gli erano stati sottoposti
LUGANO – Per la truffa da 80 milioni di franchi, Danilo Larini è stato condannato dal Tribunale del Canton Ticino a 6 anni e 9 mesi di reclusione.
Il 49enne di Morcote non potrà riproporsi in attività collegate al mondo fiduciario, commerciale e finanziario e ha anticipato che non presenterà appello (ma è da vedere).
È una condanna quella che chiude, almeno in primo grado, il processo a carico del sedicente operatore finanziario e fiduciario di Morcote, Danilo Larini.
La Corte d’Assise gli ha inflitto sei anni e nove mesi di reclusione con l’invito al divieto di qualsiasi attività fiduciaria, commerciale e finanziaria.
Il presidente del Tribunale, Mauro Ermani, ha spiegato nella formulazione della pena, di come il sistema messo in piedi fosse estremamente articolato tanto da far risalire la volontà delinquenziale fin dall’inizio della mega truffa che arriverà a toccare gli 80 milioni di franchi svizzeri.
La Corte ha reso definitiva la confisca di 4 milioni di franchi svizzeri e dovrà quantificare l’importo dei beni immobili sequestrati. Dall’intera somma ricavata circa il 40% tornerà nelle casse della Fondazione Cariciv.
Nella stessa udienza è stato assolto dalle accuse Stefano Costantini in quanto la Corte lo ha ritenuto inconsapevole del prodotto finanziario “tossico” che andava proponendo.
Chiusa la parte Svizzera rimane in piedi la contesa giudiziaria in Italia dove il numero degli indagati e decisamente superiore e riguarda la truffa ai danni della Fondazione Cariciv messa in piedi dai complici di Larini. Reati commessi in Italia e non giudicabili all’estero.