Il M5S si oppone al Piano dei Rifiuti predisposto dalla Giunta regionale dell’Umbria: “Pronti ad utilizzare ogni mezzo non violento e di disobbedienza civile per bloccare la Regione”. Gli interventi del consigliere regionale De Luca e della senatrice Pavanelli
LA NOTA DEL CONSIGLIERE REGIONALE THOMAS DE LUCA (M5S): “Tutto quello che temevamo di subire dalle giunte Lorenzetti e Marini, che ampliassero le discariche, che Terni diventasse il camino unico dell’Umbria, che costruissero un nuovo inceneritore a Perugia, che i cementifici di Gubbio iniziassero a bruciare rifiuti, che l’Umbria si trasformasse nel cuore nero d’Italia, è diventato realtà con la peggiore destra di sempre. Una destra che nega gli effetti dell’inquinamento sulla salute, che nega i cambiamenti climatici e che nega lo studio Sentieri ci sta riportando indietro di 30 anni. Un piano fatto su misura per i monnezzari, per le multiutility proprietarie di inceneritori e discariche che faranno affari d’oro. Una chiara strategia di decrescita infelice e di sottosviluppo economico.
Centinaia di milioni di euro per un piano inquinante, illiberale e conservatore che mira ad ipotecare il futuro dei nostri figli a cui presentiamo il conto di tutto questo. Altro che transizione ecologica ed impianti a massimo recupero di materia. Nel nuovo piano rifiuti addirittura si arriva a dileggiare il modello Contarina che mira all’obiettivo ‘Produzione Zero Rifiuti’.
Chiediamo a tutte le associazioni ambientaliste, ai comitati, ai cittadini liberi di far sentire la propria voce. Noi siamo pronti a fare la nostra parte utilizzando ogni mezzo non violento e di disobbedienza civile per bloccare la Regione. In conclusione c’è tutta l’ipocrisia della Lega che millanta un nuovo inceneritore da 130.000 tonnellate quando sa benissimo che in Umbria già c’è. Anzi ce ne sono due per una capacità di 180.000 tonnellate. Ecco a cosa serve la privatizzazione e la cessione del 49% di quote di ASM, ora è sotto gli occhi di tutti. A far tornare Terni il camino unico dell’Umbria”.
L’INTERVENTO DELLA SENATRICE EMMA PAVANELLI: “Le dichiarazioni dell’assessore Morroni sul nuovo piano rifiuti dell’Umbria dimostrano quanto la Regione sia incapace a puntare sulle buone pratiche e sull’adempiere alle nuove direttive europee. Direttive recepite dal governo e che puntano, al massimo recupero delle materie prime seconde e segue la gerarchia della Riduzione – Riciclo – Recupero.
Al contrario di queste buone pratiche, l’Umbria ha deciso che nel prossimo decennio costruirà un nuovo inceneritore che brucerà i rifiuti e inquinerà l’aria, il suolo e il sottosuolo. Invece di ambire a recuperare più rifiuti possibili e mettere a disposizione di quelle aziende virtuose nel territorio che potrebbero usufruire di materie prime e seconde grazie a recupero di prossimità, ad esempio, di vetro, carta e plastica, la giunta Tesei sceglie la strada di un inceneritore e dice addio alla rivoluzione green che oramai coinvolge tutti, anche i comuni. Basti pensare che dal primo gennaio i sindaci possono prevedere anche la raccolta del tessile.
Credo che l’Umbria e i suoi cittadini meritino politiche che abbiano una reale visione di transizione ecologica e vadano verso una economia circolare.
L’assessore Morroni cita come esempio l’inceneritore di Copenaghen che sul tetto ospita una pista da sci: peccato che per alimentare lo stabilimento oramai obsoleto, non più sostenibile dal punto di vista ambientale nè economico, stanno cercando rifiuti in tutta Europa, visto che la comunità danese ha un’altissima percentuale di riciclo. Se proprio vogliamo sciare in Umbria, non credo serva costruire un inceneritore”. Lo dichiara la senatrice umbra del M5s Emma Pavanelli della commissione Ambiente in Senato.