Racket dei mini market: Fratelli d’Italia chiede 30 mila euro di cauzione per avviamento attività

Dopo l’ inchiesta di Repubblica il deputato Rotelli ha incontrato il colonnello della Guardia di finanza di Viterbo

VITERBO –  Come denunciato da un’inchiesta di Repubblica, il racket dei mini market è un tema sul quale Fratelli d’Italia chiede chiarezza. Molti gli aspetti di illegalità denunciati nell’inchiesta giornalistica: la dubbia provenienza dei fondi che finanziano le aperture, la durata spesso temporanea delle licenze volte a frodare il fisco, la vendita indisturbata di bevande alcoliche al di fuori degli orari consentiti.
Questi sono stati alcuni dei temi al centro di un incontro tra il deputato Mauro Rotelli e il comandante provinciale della Guardia di Finanza di Viterbo, il colonnello Andrea Pecorari.
L’occasione dell’incontro ad inizio anno è stata anche quella di ringraziare l’intero corpo per il lavoro svolto sul territorio.
“FDI ha presentato la proposta in cui si chiede agli stranieri che vogliano aprire una attività in Italia il deposito allo Stato di 30mila euro di cauzione dai quali via via scalare le tasse dovute”. Ha dichiarato il deputato Mauro Rotelli.