Cinque persone sono state arrestate questa mattina con l’accusa di aver partecipato all’assalto della sede della Cgil, devastata il 9 ottobre durante una manifestazione no green pass
ROMA – E’ in corso, dalle prime ore della mattinata di oggi, da parte della Digos della Questura l’esecuzione di misure cautelari, emesse dal Gip del Tribunale di Roma a seguito della richiesta della Procura, nei confronti di soggetti che si ritiene abbiano preso parte attiva nelle azioni perpetrate lo scorso 9 ottobre ai danni della sede nazionale della Cgil.
Si tratta di cinque soggetti, di cui uno è un esponente di Forza Nuova. Tutti e cinque sarebbero accusati di devastazione e saccheggio, come le altre persone arrestate subito dopo l’assalto alla Cgil. Sale quindi a 18 il numero degli arrestati per l’assalto alla Cgil
In carcere, per l’assalto alla Cgil, sono finite tredici persone. Si tratta dei leader di Forza Nuova Roberto Fiore e Giuliano Castellino, Luigi Aronica, Salvatore Lubrano, Pamela Testa, Francesco Bellavista, Roberto Borra, Luca Castellini, Fabio Corradetti, Lorenzo Franceschi, Massimiliano Petri, Federico Trocino e Massimiliano Ursino. Stralciata la posizione di Biagio Passaro, leader di Io Apro, arrestato inizialmente e poi rilasciato. Le accuse per gli imputati sono, a vario titolo, istigazione a delinquere, devastazione e resistenza a pubblico ufficiale.
PRESUNZIONE DI INNOCENZA
Il soggetto indagato è persona nei cui confronti vengono fatte indagini durante lo svolgimento dell’azione penale; nel sistema penale italiano la presunzione di innocenza, art 27 Costituzione, è tale fino al terzo grado di giudizio e la persona indagata non è considerata colpevole fino alla condanna definitiva.