Oriolo Romano – Muri imbrattati e deturpati: “Oriolo Avanti” presenta mozione per tutelare il patrimonio

ORIOLO ROMANO- Un intervento contro i graffiti deturpanti e l’imbrattamento dei muri. Azioni educative, una mappatura degli edifici, delle aree e delle zone da ripulire, un aumento del controllo contro gli atti vandalici, con sistemi sia di osservazione diretta sia, quando disponibile, di videosorveglianza. E’ quanto chiede la mozione presentata dal gruppo di opposizione “Oriolo Avanti” e che verrà discussa al primo consiglio comunale utile.

La mozione, spiegano dal gruppo consiliare, parte alla luce delle innumerevoli scritte e graffiti presenti sul territorio oriolese e dalla considerazione che è necessario che il Comune assicuri la “tutela del patrimonio storico/artistico, nonché di qualsiasi altro bene immobile pubblico o privato contro atti di vandalismo che non solo causano danni economici per il loro ripristino, ma ledono anche l’immagine del nostro paese”.

Viene poi ricordato che che la legge 125/2008 legittima il Sindaco ad emanare ordinanze “nelle situazioni in cui si verificano comportamenti quali il danneggiamento al patrimonio pubblico e privato, o che ne impediscono la fruibilità e determinano il degrado della qualità urbana”.

La mozione sottolinea la necessità di porre rimedio a questa situazione e chiede che Sindaco e giunta si impegnino ad aumentare i controlli, ad attivare un’azione “preventiva educativa e di sensibilizzazione al decoro urbano e al senso civico tesa a informare circa l’importanza di mantenere il decoro della città, sia degli interventi tesi a reprimere il vandalismo”.

Una delle soluzioni, secondo il gruppo consiliare, oltre a quanto proposto nel testo della mozione, potrebbe essere un’ordinanza che “vieta su tutto il territorio comunale di danneggiare, deturpare, imbrattare con scritte, disegni o macchie edifici, monumenti, muri, arredi urbani, qualsiasi altro manufatto e anche gli alberi,” punendo le violazioni con una sanzione amministrativa da determinare nei termini massimi secondo la legge e con l’obbligo di ripristino dello stato dei luoghi entro dieci giorni dalla contestazione.