VITERBO – Con le carte di credito rubate alle loro vittime avrebbero fatto acquisti e prelievi negli sportelli Bancomat della Tuscia.
Nei giorni scorsi a Misano Adriatico (Rimini), i carabinieri della stazione di Numana (Ancona) hanno portato a termine l’operazione “Averto et furantur” eseguendo l’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Ancona nei confronti di una ragazza accusata, a vario titolo, di concorso in furti aggravati e indebito utilizzo di carte di credito.
L’inchiesta, coordinata dalla Procura della Repubblica di Ancona e conclusa dopo tre mesi di indagini, ha consentito di individuare la 21enne, insieme ad altre tre indagate tutte domiciliate nella provincia di Rimini, dedite principalmente a furti nel centro-nord Italia.
Il gruppo di ragazze avrebbe commesso almeno 13 colpi nel periodo tra luglio e settembre dell’anno scorso: una distraeva il titolare dell’esercizio commerciale, le altre entravano di nascosto rubando il portafogli custodito vicino alla cassa per poi dileguarsi su un’auto noleggiata, una Opel Corsa grigia. Presi contanti e carte di credito, abbandonavano il resto ai bordi delle strade poco distanti.
In alcuni casi, sei secondo gli investigatori, hanno effettuato prelievi negli sportelli bancomat delle province di Macerata, Forlì-Cesena, Pesaro, Rimini, Grosseto, Viterbo, Genova, Venezia, Ravenna, Padova, Verona e Treviso, per un ammontare complessivo di circa 20mila euro.