Il sito, di proprietà di Valter Lozza, sotto inchiesta insieme alla dirigente Flaminia Tosini, entro 60 giorni avrà il via libera dalla Regione. Secondo Vito Consoli le interlocuzioni con la Prefettura sono a buon punto. Cosa diranno ora il sindaco Sacco e il presidente della provincia, Pompeo?
FROSINONE – Siamo sicuri che nessuno potrà smentirci. Roccasecca molto presto tornerà ad essere, per molti, la discarica in cui conferire i rifiuti. Il direttore regionale Vito Consoli ha già pronto il via libera per il conferimento di circa 450mila mc di immondizia nel sito già seriamente compromesso dal punto di vista ambientale.
L’avvio delle operazioni per l’attivazione del V bacino, già autorizzato con Determinazione n. G 15189 del 14/12/2020, è previsto nel giro dei prossimi 60/70 giorni.
Non c’è scampo per il sindaco di Roccasecca, Giuseppe Sacco, che recentemente, in esecuzione di un’apposita delibera di giunta, ha diffidato la Regione Lazio ad avviare entro un mese i procedimenti di riesame dell’Aia e di revoca in autotutela dell’avallo all’esercizio del V bacino della discarica Mad di Cerreto.
Sacco, inoltre, ha anche minacciato di ricorrere alle vie legali se la regione decide di continuare sulla strada della riapertura della discarica.
Il sindaco di Roccasecca può già cominciare a comporre il numero di telefono del suo avvocato visto che il nuovo avvio di conferimento dei rifiuti nel sito di Valter Lozza è molto vicino.
Un paio di mesi, secondo quelle che sono le intenzioni del direttore regionale Vito Consoli, visto che da tempo la regione porta avanti interlocuzioni con la Prefettura.
Ma se Atene piange, Sparta non ride.
Cosa dirà il povero Presidente della provincia Antonio Pompeo quando a Roccasecca si comincerà a riempire il sito di rifiuti?
Pompeo nei mesi scorsi aveva minacciato un’azione di risarcimento verso la Regione dicendo praticamente che la sua discarica provinciale di Roccasecca si è esaurita in anticipo perché negli anni passati gli è stato “ordinato” di accogliere i rifiuti di Roma.
Per lui, la soluzione per i rifiuti ciociari deve essere trovata a via Cristoforo Colombo. Anche perché, se Roccasecca riapre la sua corsa verso lo scranno regionale è tutta in salita.
Va considerato, inoltre, che la volumetria che utilizzerà l’impianto di Roccasecca è di circa 450mila mc e si teme che possa essere utilizzata anche per territori al di fuori della provincia di Frosinone. Questo, però, per i ciociari non è certo una novità.
Chissà cosa diranno i consiglieri regionali eletti nella provincia di Frosinone quando il prossimo 9 febbraio ci sarà la seduta straordinaria di consiglio regionale dedicata all’inquinamento della Valle del Sacco.
Negheranno la riapertura della discarica di Lozza?
Difficilmente sarà possibile negare ciò che a via Cristofori Colombo è già stato deciso.
Ultima considerazione sulla Determinazione G15189 del 14 dicembre 2020. Quella che prevede l’autorizzazione relativa all’ampliamento della discarica di Roccasecca con la costruzione e l’esercizio del Bacino V.
Il responsabile del procedimento è l’ing. Flaminia Tosini, il direttore regionale la stessa Tosini che, quindi, firma due volte l’atto.
L’ultimo regalo “all’amico” Valter Lozza prima di finire in manette.