ROMA – Riceviamo e pubblichiamo: Il tredicesimo congresso della Filca Cisl del Lazio ha confermato alla guida della segreteria regionale della categoria del sindacato degli edili della Cisl, Attilio Vallocchia che sarà affiancato in segreteria da Nicola Capobianco, segretario generale della Filca Cisl Roma e da Francesco Agostini, reggente della Filca Cisl Lazio Nord (Viterbo e Rieti).
Vallocchia 48 anni, laureato in scienze sociali, ha ricoperto la carica di segretario generale della Filca Cisl di Frosinone ed è vicepresidente della Cassa Edile di Frosinone. Entrato in segreteria della Filca Cisl Roma dal 2010, nel 2017 ha ricoperto il ruolo di subcommissario della Filca Cisl Lazio Sud (Frosinone-Latina).
Da maggio 2018 a settembre 2021 è stato eletto segretario generale della Filca Cisl di Frosinone ricoprendo l’incarico di vicepresidente dell’Esef Cpt. Oggi, ha ricordato Vallocchia, la Filca Cisl del Lazio ha dato dei numeri sulla ripresa del settore ma non possiamo non elencare al contrario altri numeri, terribili, crudi.
Come sindacato siamo stanchi di stilare comunicati su incidenti mortali sul lavoro: dal 1999 nel Lazio sono morti 270 operai, 224 le vittime tra i cantieri nel Lazio a partire dal 1 gennaio 2003 al 31 dicembre 2021 di cui 77 a Roma, 134 compresa la Provincia e 34 a Latina, 36 a Frosinone, 16 a Viterbo,4 a Rieti. Persone non numeri come ha ricordato Papa Francesco , anzi amici e compagni di lavoro che si sono alzati la mattina per andare a lavorare e che non sono ritornati a casa. In media dal gennaio 2003 ad oggi nel Lazio ogni mese abbiamo registrato purtroppo una vittima al mese tra i cantieri e spesso per la caduta dall’alto.
Nel 2021 sono state nove le vittime, di cui sei per essere caduti da impalcature per una percentuale pari quasi al 70%. Dai dati diffusi dall’Inail si evidenzia inoltre un aumento delle denunce di infortuni sul lavoro rispetto al 2020. Sono 70 i casi denunciati in più nel settore edile ed affini ma, se si considera che ancora devono essere pubblicati i dati di dicembre, l’aumento, rispetto all’anno precedente, sarà ancora piu’ evidente. Infatti nel 2020 sono state 2365 le denunce presentate in confronto alle 2435 sino al 30 novembre 2021.
Sono state invece 295 le denunce di malattie professionali nel 2020. Quasi l’80% delle denunce riguarda le malattie del sistema osteomuscolare, l’11% le malattie del sistema nervoso. Una notizia positiva per Vallocchia è che nel 2022 i lavoratori edili hanno diritto all’anticipo pensionistico (Ape Social) con 63 anni di età e 32 anni di contributi (invece di 36). Ma sono ancora troppi gli operai over 60 che si arrampicano ad alta quota. Tra le iniziative che la Filca Cisl del Lazio intende intraprendere, Vallocchia ha ricordato il progetto che prevede il sindacato nelle scuole con gli studenti dell’ ultimo anno. “Il nostro desiderio è di far conoscere il sindacato nella sua azione concreta e quotidiana sui luoghi di lavoro, introducendo il tema dei diritti del lavoro già durante il percorso scolastico e di cominciare a parlare di sicurezza ai ragazzi che frequentano le scuole superiori per prepararli e sensibilizzarli sul tema della sicurezza sul lavoro.”
SICUREZZA SUL LAVORO
In occasione della Giornata Nazionale per le vittime degli incidenti sul Lavoro, il presidente Mattarella ha dichiarato che “Un paese moderno si misura anche dalla capacità di creare e conservare ambienti di lavoro sicuri: morire sul lavoro, ammalarsi per una causa professionale o restare invalidi o mutilati a seguito di infortuni sul lavoro non e’ accettabile. La sicurezza sul lavoro è una priorità e costituisce il banco di prova dell’efficienza di un paese. Anche una sola vittima del lavoro infligge al corpo sociale una ferita non rimarginabile.” “Facciamo nostre le parole del Presidente Mattarella” dichiara Vallocchia “e chiediamo, se si ha veramente intenzione di combattere il triste fenomeno degli incidenti mortali, di mettere in piedi un sistema che allo stesso tempo sa prevenire e controllare , con un numero di ispettori e professionisti che tutti i giorni monitorano i posti di lavoro.”
I RITARDI DELLA REGIONE
Ma alle proposte del sindacato fa da contrasto una politica ferma, immobile. Vallocchia chiede la ripresa del tavolo per l’aggiornamento dell’accordo sul protocollo regionale degli appalti. “Unitariamente alla Fillea Cgil ed alla FenealUil del Lazio abbiamo siglato anni fa, il protocollo regionale sugli appalti che crea nuove opportunità per l’avvio di opere pubbliche per un quadro di legalità ma da oltre un anno siamo in attesa di convocazione per il tavolo per l’ aggiornamento di tale accordo. Aspettiamo da mesi inoltre di essere convocati per definire e sottoscrivere un accordo sulla qualità del lavoro da parte dell’assessore al Lavoro. Infine ritengo che la sottoscrizione tra il Governo e la Regione Lazio del cosiddetto Patto per il Lazio che doveva liberare importanti risorse da destinare ad azioni di notevole interesse per il nostro territorio, intervenendo nei comparti dell’edilizia scolastica e sanitaria , nell’efficientamento energetico e nella ristrutturazione delle reti viarie è rimasto marginale rispetto alle nostre aspettative e confidiamo in nuove prospettive di intervento e potenzialità in termini di sviluppo ed occupazione.”