Pnrr, aree protette, protezione delle specie e antibracconaggio banco di prova decisivo per capire le intenzioni del Governo
ROMA – “La modifica della Costituzione, con l’elevazione della natura a valore costituzionale, va messa immediatamente in atto nei tanti dossier naturalistici aperti sui tavoli del Governo e in tutte le politiche del Paese, in un momento delicatissimo per la biodiversità italiana e internazionale”.
Lo dichiara la Lipu-BirdLife Italia all’indomani del voto finale con cui la Camera dei Deputati, dopo i precedenti tre passaggi parlamentari, ha approvato in via definitiva la modifica ambientale degli articoli 9 e 41 della Costituzione.
“L’importanza di questo evento, atteso da decenni, – dichiara Aldo Verner, presidente della Lipu-BirdLife Italia – riguarda sia il nuovo articolo 9, che include l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi tra i beni di rango costituzionale, sia l’articolo 41, secondo cui, nella nuova formulazione, l’iniziativa economica non potrà avvenire a discapito della salute umana e dell’ambiente.
“Alla grande importanza culturale dell’evento va subito data un’attuazione concreta, in tutte le politiche del paese e da subito, in almeno quattro ambiti di primo piano: la corretta attuazione del Pnrr e in particolare del principio di non arrecare danno significativo alla natura, affinché il Pnrr non si trasformi in un nuovo sacco del territorio; la piena attuazione della Strategia europea per la biodiversità, a partire dall’estensione al 30% del territorio nazionale protetto, essenziale perché la biodiversità possa rigenerarsi; la protezione delle specie in cattivo stato di conservazione, tra cui la tortora selvatica, l’allodola e la pernice bianca, da escludere dalle liste delle specie cacciabili; e finalmente un’azione decisiva contro il bracconaggio, anche attraverso l’inasprimento delle pene e l’aumento dei controlli sul territorio, in un paese che continua a registrare atti di bracconaggio gravissimi senza davvero reagire.
Queste tematiche – conclude Verner – su cui non si può più attendere, in un momento davvero delicato per la biodiversità italiana e internazionale, saranno il banco di prova per capire se la natura e la Costituzione italiana sono, come noi crediamo, qualcosa che conta davvero”.