VITERBO – Nell’ambito della quotidiana attività di controllo del territorio finalizzata a prevenire qualunque comportamento illecito, durante le ore della mattina, personale della Squadra Volanti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Viterbo è intervenuto presso un’abitazione nel centro cittadino a seguito di segnalata tentata truffa.
Sul posto gli operatori prendevano contatto con una donna 85enne che raccontava loro di aver aperto la porta ad un sedicente tecnico dell’azienda che gestisce l’erogazione idrica, il quale la metteva al corrente della necessità di dover fare accertamenti approfonditi dovuti ad asseriti problemi riscontrati nella qualità dell’acqua fornita nella zona.
Nel momento in cui l’uomo chiedeva alla proprietaria di conservare nel frigorifero eventuali oggetti preziosi e manufatti in oro per preservarli dalla possibile presunta invasività della verifica tecnica da eseguire, l’anziana si insospettiva e chiamava il figlio abitante nello stesso stabile.
Il truffatore, descritto come un italiano di carnagione chiara sui 35 anni indossante abbigliamento tecnico tipico degli operai ed un falso tesserino di riconoscimento, a quel punto si dileguava velocemente facendo perdere le proprie tracce.
Si raccomanda ancora una volta a tutte le persone, soprattutto a quelle più anziane, di non far entrare in casa sconosciuti per nessun motivo e, soprattutto, in caso di sospetto, chiamare subito il numero unico di emergenza 112 per consentire un immediato intervento delle forze di polizia.