Lazio, Vaccini: al via la quarta dose prenotabile (anche) on line. Chi deve farla e come

ROMA – Sono online le prenotazioni per la quarta dose del vaccino anti covid19 per i soggetti estremamente vulnerabili inseriti nella circolare del Ministero della Salute. La comunicazione è apparsa oggi sul sito www.salutelazio.it, che specifica:

Da giovedì 24 febbraio le persone che presentano condizioni di estrema vulnerabilità per marcata compromissione della risposta immunitaria, che hanno già ricevuto una dose addizionale a completamento del ciclo vaccinale primario, potranno prenotare una dose di richiamo (quarta dose) del vaccino anti Covid-19.

La quarta dose  va somministrata dopo almeno 120 giorni dall’ultima dose.

Secondo le indicazioni del Ministero della Salute, la somministrazione di una ulteriore dose di vaccino anti Covid-19 ha lo scopo di mantenere alto il livello di protezione per le persone con marcata compromissione della risposta immunitaria, per cause legate alla patologia di base o a trattamenti farmacologici, e per i soggetti sottoposti a trapianto di organo solido.

In Italia i vaccini autorizzati ad essere somministrati sono:

Comirnaty di BioNTech/Pfizer  e Spikevax di Moderna

L’accesso alla somministrazione della dose di richiamo (quarta dose) del vaccino può avvenire tramite:

chiamata attiva da parte dei Centri sanitari della Regione Lazio presso cui si è in cura;

prenotazione on line presso i punti di somministrazione, attraverso la piattaforma regionale, a partire dal 24 febbraio;

medico di famiglia.

La Regione Lazio rende disponibile la dose di richiamo (quarta dose) alle persone che presentano una delle seguenti condizioni:

trapianto di organo solido in terapia immunosoppressiva;
trapianto di cellule staminali ematopoietiche (entro 2 anni dal trapianto o in terapia immunosoppressiva per malattia del trapianto contro l’ospite cronica);
attesa di trapianto d’organo;
terapie a base di cellule T esprimenti un Recettore Chimerico Antigenico (cellule CART);
patologia oncologica o onco-ematologica in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure;
immunodeficienze primitive (es. sindrome di DiGeorge, sindrome di Wiskott-Aldrich, immunodeficienza comune variabile etc.);
immunodeficienze secondarie a trattamento farmacologico (es: terapia corticosteroidea ad alto dosaggio protratta nel tempo, farmaci immunosoppressori, farmaci biologici con rilevante impatto sulla funzionalità del sistema immunitario etc.);
dialisi e insufficienza renale cronica grave;
pregressa splenectomia;
sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS) con conta dei linfociti T CD4+< 200cellule/µl o sulla base di giudizio clinico.