Studiate: pericolosità, vulnerabilità e rischio idraulico
ACQUAPENDENTE – Ventuno partners tra Enti pubblici e privatisi si sono ufficialmente impegnati per avviare la progettazione di salvaguardia del tratto aquesiano del fiume Paglia. Obiettivo principale attivare il concetto di “buono stato di qualità ambientale del corpo idrico” attraverso l’integrazione tra le necessità antropiche, il mantenimento degli ecosistemi acquatici e la mitigazione degli effetti delle inondazioni e della siccità. In particolare la necessità di ricorrere a sistemi di gestione integrata delle acque e dei territori contermini e di prossimità, le cui politiche di governo e di controllo vanno affiancate alle altre politiche ambientali e di gestione del territorio. Partecipanti all’ iniziativa i Comuni di: Acquapendente, Proceno, Onano, San Lorenzo Nuovo, Grotte di Castro, Orvieto, Allerona. Comunità Montana Alta Tuscia Laziale, Riserva Naturale Monte Rufeno, Eco Museo del Paglia, Museo del Fiore, Arpa Lazio, ATC Viterbo 1, Gruppo Pesca Sportiva Acquapendente, Associazione il Ginepro, Cooperativa Alice Nova, Cooperativa Ape Regina, Archeoclub Acquapendente, Associazione Italiana Ingegneria Naturalistica, Associazione Val di Paglia Bene Comune, Auto Bacino Distretto Appennino Centrale.
Strategico stabilire un quadro comune per la valutazione e la riduzione del rischio di alluvioni, volto a ridurre le conseguenze negative per la salute umana, l’ambiente, il patrimonio culturale e le attività economiche connesse. L’obiettivo è quello di integrare fin da subito tutti i dati conoscitivi sulla pericolosità, la vulnerabilità ed il rischio idraulico. Un occhio interessato alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche, con lo scopo di promuovere il mantenimento della biodiversità mediante la conservazione degli habitat naturali nel territorio, soprattutto quello degli uccelli selvatici.