“Una delle più nitide e luminose esperienze di solidarietà e di liberazione che questa città abbia conosciuto”
VITERBO – Riceviamo e pubblichiamo – Nella giornata in cui si esprime riconoscimento e riconoscenza alla lotta delle donne per la liberazione dell’umanità, nella giornata in cui si richiama l’umanità intera ad unirsi alla lotta delle donne per la liberazione dell’umanità, nella giornata in cui si commemorano tutte le donne vittime della violenza maschilista e patriarcale – la violenza maschilista e patriarcale che è la prima radice e il primo paradigma e il primo motore di tutte le violenze – e tutte le donne che contro la violenza si sono battute per la liberazione e la salvezza dell’umanità intera e dell’intero mondo vivente, ebbene, in questa giornata in questa città di Viterbo ogni persona decente dichiara la propria gratitudine alle donne di “Erinna” per quanto hanno fatto dall’inizio di questo secolo ad oggi, per quanto continuano e continueranno a fare, esistendo e resistendo. In questo otto marzo in cui la guerra infuria ancora anche in Europa – scatenata da un autocrate folle e criminale con la complicità altrettanto folle e criminale dei governi dei paesi più ricchi del mondo – ed innumerevoli vite innocenti divora e l’intera umanità minaccia di distruzione, ed il nostro primo dovere è impegnarci per far cessare immediatamente tutte le stragi e tutte le uccisioni; in questo tempo apocalittico di guerra e di orrori in cui noi pure sappiamo che solo la vittoria del movimento di liberazione delle donne abolirà la guerra e libererà l’umanità dalla violenza maschilista e militarista, razzista e schiavista, genocida ed ecocida; ebbene, in questa giornata in questa città di Viterbo ogni persona decente dichiara la propria gratitudine alle donne di “Erinna” per quanto hanno fatto dall’inizio di questo secolo ad oggi, per quanto continuano e continueranno a fare, esistendo e resistendo. In questo giorno di memoria e di lotta in cui ogni persona impegnata per la pace e i diritti umani di tutti gli esseri umani, ogni persona amica della nonviolenza, si pone alla scuola e alla sequela del movimento di liberazione delle donne, ebbene, in questa giornata in questa città di Viterbo ogni persona decente dichiara la propria gratitudine alle donne di “Erinna” per quanto hanno fatto dall’inizio di questo secolo ad oggi, per quanto continuano e continueranno a fare, esistendo e resistendo. Anche chi scrive queste righe, ultimo tra gli ultimi, con queste poche semplici parole – ma dal lago del cuore sgorgate – rinnova l’espressione della sua gratitudine alle persone buone che hanno animato ed animano una delle più nitide e luminose esperienze di solidarietà e di liberazione che questa città abbia conosciuto.
Peppe Sini, responsabile del “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo