FALERIA – Alla fine del prossimo mese di maggio a Falerii Novi, nel Viterbese, inizierà una campagna di scavi condotta dalla British School at Rome e dalle Università di Harvard, Ghent, Toronto, Firenze e Cambridge, d’intesa con la Soprintendenza Archeologica per la provincia di Viterbo e dell’Etruria Meridionale.
Al lavoro una equipe di 31 persone, tra studenti e docenti, che coinvolgerà il comune di Fabrica di Roma e che vedrà la concessione di scavo del ministero della Cultura. Saranno tre le zone di scavo prese in esame su circa 30 ettari di terreno. Falerii Novi fu fondata nel 241 a.C. dai romani dopo la distruzione di Falerii Veteres. Le mura della città sono in gran parte ancora intatte e il complesso archeologico presenta 2 porte integre su 6 (quella di Giove e quella di Bove). Risale al 2020 la notizia della scoperta di un’antica città sotterranea grazie all’utilizzo di un GPR
(Ground penetrating radar). Resti di templi, bagni termali e monumenti pubblici: un patrimonio culturale a 50 chilometri da Roma che adesso potrebbe venire alla luce.