ROMA – La presidente della commissione regionale Trasparenza, Chiara Colosimo, intende “procedere col voto di una relazione in commissione sulle possibili anomalie” relativa al parere positivo di compatibilità ambientale rilasciato dalla Regione Lazio per la trasformazione della discarica di inerti di Magliano romano in discarica di rifiuti speciali non pericolosi.
Al termine di una lunga seduta partecipata dai sindaci dell’area Tiberina-Flaminia-Cassia, che si oppongono fermamente all’autorizzazione dell’impianto, e dopo avere ascoltato le parole dell’assessore regionale ai Rifiuti, Massimiliano Valeriani, e del direttore della direzione Ambiente, Vito Consoli, Colosimo ha attaccato: “Prendendomi la responsabilità di ciò che la commissione Trasparenza farà da domani, oggi la politica ha dato un bruttissimo segnale di sé, risollevato solo dagli interventi dei sindaci.
Con lo spirito dell’interesse supremo dell’istituzione che rappresentiamo ci sono tutte le condizioni per procedere col voto di una relazione in commissione Trasparenza sulle possibili anomalie. Questo aprirà il solito contenzioso politico ma, davanti alle indicazioni dell’assessore e del direttore Consoli per cui non c’è altra strada e anche un’eventuale modifica del piano rifiuti non avrebbe alcun peso perché il provvedimento è retroattivo, io non posso fare finta di non sapere che ci sono delle anomalie che sono già state riscontrate in altri siti”.
L’esponente di FdI ha ricordato quanto accaduto una settimana fa, col sequestro della discarica di Albano, mettendolo in connessione con le “possibili anomalie”, così le ha definite, sul procedimento relativo all’invaso di Magliano. “Perché non si può fare finta che qualche giorno fa un Tribunale non abbia chiuso un sito per mancanza di una fideiussione e su quello stesso sito l’Avvocatura ha scritto che non si poteva superare un’interdittiva antimafia. Evidentemente anche gli uffici possono sbagliare e hanno già sbagliato. Quindi a questi uffici come istituzione di controllo dobbiamo chiedere conto.
Ci sono fattori escludenti sulla discarica di Magliano ed è scritto nella stessa determinazione in cui poi si autorizza il sito. Penso che su questo non ci sia discussione. Voglio conoscere le motivazioni per cui quei fattori escludenti non vengano presi in considerazione”.
Agli uffici Colosimo chiederà: “Come mai non è stato richiesto il parere dell’Arpa, che invece in altre sedi lo ha dato? Come mai il parere della Soprintendenza è datato 2010?
Come mai il parere geologico regionale è datato 2016? Come mai non si tiene in considerazione il parere negativo dell’Asl?
Come mai il parere del settore rifiuti con alcuni fattori critici vengono annullati con la cancellazione di alcuni codici EER?
Come mai il parere del Comune di Magliano non è stato preso in considerazione?
Come mai i pareri dei comuni limitrofi non sono stati presi in considerazione?
Come mai il parere prescrittivo della Provincia di appartenenza non è stato messo tra le condizioni per non procedere?”
Secondo la presidente della commissione “davanti a tutto questo restano le forti perplessità e il dubbio che dietro ci sia qualche altro motivo, che in altre occasioni ha comportato importanti problemi per questa Regione e per il quale abbiamo il dovere morale di rispondere ai sindaci e alla comunità che rappresentano. Come consigliere e come gruppo (Fratelli d’Italia, ndr) non escludo di mettere in campo anche altre iniziative”.