L’Anci Lazio vuole chiarezza sull’accoglienza dei profughi ucraini

ROMA – “Il modo in cui il Governo, e a livello locale le Prefetture, sta affrontando la delicata questione dell’accoglienza dei profughi ucraini mette in evidenza qualche discrasia, dentro la quale i Sindaci e Anci rischiano di ritrovarsi in una situazione di difficoltà: su questo mi pare che i Presidenti delle Anci regionali siano tutti sulla stessa lunghezza d’onda.

Che dire? I sindaci vengono tenuti all’oscuro delle iniziative messe in campo, non vengono informati né coinvolti in maniera positiva per offrire una accoglienza strutturata. Né si può pensare che la buona volontà dei comuni, delle famiglie, delle associazioni, possa rappresentare un segmento a sé rispetto al complesso del servizio di accoglienza. Tutti i presidenti delle Anci regionali sono concordi nel richiedere al Governo e alle Prefetture una più stretta collaborazione nelle varie fasi dell’accoglienza.”

Così il Presidente di Anci Lazio, Riccardo Varone, Sindaco di Monterotondo, al termine di una riunione appositamente convocata da Anci nazionale per aggiornare i Presidenti e i Segretari delle Anci regionali.

“Vogliamo auspicare – continua il Presidente Varone – che il seguito dell’attività di accoglienza dei profughi ucraini, che probabilmente non sarà di durata così breve, sia condivisa con i territori, con i Sindaci, per comporre a livello nazionale quel modello di accoglienza strutturata, che solo può dare una risposta efficace, sia in termini sociali ed organizzativi, sia in termini di risparmio delle risorse. Noi vogliamo fare la nostra parte, ma vogliamo poter stare nelle condizioni di fare bene. Lunedì pomeriggio, nella cabina di regia regionale, alla quale partecipa il Prefetto di Roma, porremo in maniera ferma la questione del coinvolgimento dei comuni: ci aspettiamo una risposta capace di valorizzare il grande lavoro che le comunità locali stanno facendo con tanto impegno per accogliere con generosità i profughi, che scappano dalla guerra. Martedì mattina terremo invece un’assemblea per videoconferenza con i Sindaci del Lazio: faremo con loro il punto della situazione e verificheremo le criticità ancora aperte, per avere un quadro d’insieme da portare all’attenzione di Anci nazionale e della Cabina di regia regionale”