ALLUMIERE – Riceviamo e pubblichiamo: Ne abbiamo lette e sentite molte in questi mesi di parole utilizzate sulla nota vicenda del concorso, così con una facilità quasi paurosa, parole scritte pesanti come macigni che difficilmente potremo cancellare e potranno cancellare le persone che hanno sofferto con noi.
La sofferenza per una vicenda giudiziaria che colpisce da innocente, segna per la vita. Perché il
dolore vissuto in questi mesi, non viene cancellato per sentenza. E se scriviamo ora, è perché,
come Partito che crede fermamente nel lavoro e nel senso delle istituzioni, vorremmo umanità
e giustizia in una società che, invece, pronuncia sentenze a colpi di post e tweet.
Basta una decisione di chi investiga, per essere esposti al pubblico ludibrio. E nella società, in cui la rete fa paura, scatta il linciaggio… A prescindere. Il vedere così tanto fango lanciato sulla
comunità, solo e semplicemente per tentare di colpire il Sindaco e la maggioranza che ha scelto
di sostenerlo politicamente e umanamente.
Siamo rimasti amareggiati dell’immagine che è stata data di Allumiere, venduta “da alcuni giustizionalisti” al miglior offerente per trenta denari, senza considerare le ripercussioni che tale gogna mediatica avrebbe potuto avere sulle persone coinvolte e sull’intera comunità. Tutto semplicemente per promuovere la diffusione di illazioni tali da avviare un gioco al massacro nei confronti del Sindaco e della maggioranza.
Ora, al di là delle polemiche alzate, facendo sistematico ricorso ai temi del più becero
populismo, finalmente è arrivata la parola che come PD di Allumiere abbiamo atteso, fiduciosi
del lavoro portato avanti dagli addetti ai lavori (gli unici nella posizione di potersi esprimere):
Archiviazione del procedimento! E questo a sostegno di quello che abbiamo più volte detto
in questi mesi: è un’illusione pensare che le parole siano neutre, per questo è importante
cercare di sceglierle con cura.
La Segreteria del Partito Democratico di Allumier