ROMA – “Riescono ancora a stupire le parole dell’Assessore D’Amato quando parla degli ospedali del Lazio e nello specifico dei reparti di natalità, dimenticandosi di quelli che in questi anni ha chiuso e che erano destinati alla maternità e alla pediatria.
Ad oggi il più grande sforzo della Regione è indirizzato verso la costruzione di un nuovo nosocomio, quello Tiburtino, grazie ai fondi che arriveranno con il PNRR. Una struttura che diventerà la nuova cattedrale nel deserto, come accaduto a quella ubicata ai Castelli Romani. Sono realizzazioni destinate a fallire anche per la gravissima carenza di personale medico e sanitario, come più volte denunciato da tutte le categorie interessate.
Questi proclami altro non sono che chiacchiere. Se si volesse veramente puntare sulla sanità pubblica, basterebbe ripristinare tutto ciò che in questi anni è stato tolto o chiuso, magari dopo averci investito milioni di euro dei contribuenti. Un chiaro esempio sono l’ospedale San Giacomo a Roma, il funzionale ospedale di Palombara Sabina e soprattutto il Forlanini, eccellenza pneumologica, che sarebbe stata fondamentale per curare i pazienti aggrediti dal Covid-19 e che oggi è abbandonata senza un apparente motivo.
Non dimentichiamo che si parla con insistenza di una nuova importante recrudescenza per il prossimo autunno, ci sarebbe tutto il tempo per farsi trovare pronti ed evitare, nuovamente, di distribuire i contagiati nelle diverse strutture del Lazio, con la conseguenza di estendere il virus agli altri ricoverati e al personale medico e sanitario.
Oggi purtroppo i cittadini hanno semplicemente smesso di curarsi e lo dimostra la drastica riduzione degli screening. Servirebbero quindi meno parole e più fatti, meno sogni e più concretezza. Ma forse non li vedremo mai. Soprattutto se l’attuale Assessore alla sanità dovesse vincere la sfida interna al centro sinistra per la carica di nuovo Governatore. A quel punto, poveri noi”. Così la consigliera Regionale di Fratelli d’Italia, Francesca De Vito