Il giornalista e scrittore (come si definisce lui) ha rimesso piede in città non per pagare i debiti lasciati dalla “sua” Fondazione Caffeina ma per fare un endorsement al senza voti (o comunque pochi) Giacomo Barelli
VITERBO – A volte ritornano. E’ il caso del giornalista scrittore Filippo Rossi che da qualche anno è in autoesilio da Viterbo. Scappato dai creditori e dai lavoratori che non ha mai pagato durante i vari eventi organizzati dall’allora Fondazione Caffeina dove, il soggetto in questione, è rimasto unico e solo.
Il teologo della “buona destra” che sta a sinistra ha dispensato perle di saggezza sulla guerra in Ucraina. Conosce bene un sacco di argomenti ma non parlategli di pagare i debiti accumulati con Caffeina che subito si innervosisce.
Qualche giorno fa ha rilasciato un’intervista quasi in esclusiva ad un giornale online prettamente cittadino dove tesseva le lodi del suo amico avvocato Giacomo Barelli.
Quest’ultimo, candidato con il partito Azione di Calenda che incassa l’endorsement del leader della “Destra Buona” è già un passo in avanti visto che, circolano voci sul fatto che non riesca a chiudere la lista e per questo avrebbe chiesto aiuto al Partito Democratico.
Una campagna elettorale del duo “fu Caffeina” da non perdere.