Lo stravagante presidente dell’associazione, Paolo Giorgi, non ha consegnato le fideiussioni e i pagamenti della Tosap, non si è presentato neanche al comitato di sicurezza svolto questa mattina che ha rimandato tutto a venerdì. Adesso la rinuncia è ufficiale
CIVITAVECCHIA – Brutto epilogo quello della 73ª edizione della Fiera delle Macchine Agricole di Tarquinia che si sarebbe dovuto svolgere dal 29 al 1° maggio a Civitavecchia.
La manifestazione è ufficialmente saltata. Le ragioni sono molteplici, dallo scontro istituzionale alla totale inaffidabilità dell’organizzatore Paolo Giorgi sostenuto, in questa scellerata iniziativa, dall’assessore al commercio (ancora per poco) Dimitri Vitali.
I primi segnali di una disfatta politica si sono avuti con la reazione della comunità di Tarquinia, capeggiata dal sindaco Alessandro Giulivi, che questa mattina ha presentato, attraverso i propri legali, un ricorso al TAR del Lazio per annullare la delibera di giunta che autorizzava l’evento. In aggiunta a questo una lettera al Prefetto di Roma per chiedere che vengano attuate tutte le garanzie di legge imposte dal collega di Viterbo.
Mentre la politica era impegnata su più fronti il presidente dell’Associazione Pro Tarquinia, Paolo Giorgi, non si è presentato al comitato di sicurezza che si è ritrovato a Piazza degli Eventi intorno alle 10 di questa mattina. Al suo posto un accalorato assessore al commercio Dimitri Vitali che ha cercato di perorare una causa, quella della fiera, andando spesso anche fuori controllo.
Il comitato di sicurezza ha evidenziato enormi criticità e predisposto tutta una serie di integrazioni al piano safety presentato in fretta e furia.
Come se non bastasse tutto questo, Paolo Giorgi, avrebbe dovuto consegnare in mattinata il pagamento F24 dell’occupazione del suolo pubblico e la fideiussione a garanzia di eventuali danni cagionati dagli espositori. Non solo non li ha presentati ma, a quanto ci risulta, è divenuto magicamente irreperibile.
In questo momento sembra che il segretario generale Pompeo Savarino stia redigendo un documento di revoca dell’iniziativa anche perché domani a Civitavecchia è festa della patrona Santa Fermina e quindi tutti gli uffici pubblici sono chiusi.
Non c’è tempo materiale per predisporre gli atti utili a garantire lo svolgimento della manifestazione in concomitanza dei festeggiamenti di Santa Fermina.
Un flop annunciato che ha esposto l’amministrazione comunale ad una figuraccia senza precedenti. Appare ormai inevitabile che se tutto dovesse essere confermato il sindaco Ernesto Tedesco pretenderà sulla propria scrivania le dimissioni irrevocabili dell’assessore Vitali che lo ha esposto ad una figuraccia senza precedenti.
La rinuncia salva la faccia del sindaco Ernesto Tedesco che potrà ricucire lo strappo con la vicina comunità di Tarquinia.