Ancora silenzio al Pincio sul futuro politico dell’assessore dopo la figuraccia rimediata sulla “Fiera del Trattoretto” ma sempre più vicino il rimpasto in giunta con l’ingresso di Fratelli d’Italia
CIVITAVECCHIA – Non si placano le polemiche sull’assessore della Lega Dimitri Vitali dopo il disastro politico compiuto nel tentativo di organizzare la «Fiera del Trattoretto» insieme all’iscariota tarquiniese Paolo Giorgi.
Qualcuno ha già chiesto le testa del politico civitavecchiese reo di aver esposto l’amministrazione comunale ad una figuraccia storica. Senza precedenti. Non solo. Stanno emergendo sempre più chiare le responsabilità del duo Vitali-Giorgi che hanno cercato di sottrarre l’evento, con più sotterfugi, alla Città di Tarquinia.
In attesa che vengano alla luce tutti i documenti (attraverso l’accesso agli atti) le bugie del presidente dell’Associazione Pro-Tarquinia dette in sede di Commissione Sicurezza tenutasi il 21 aprile scorso nella sala riunioni della Prefettura di Viterbo sono impresse sul protocollo della presentazione dell’evento che Giorgi ha consegnato al sindaco di Civitavecchia, Ernesto Tedesco.
Come potete leggere voi stessi a sinistra del primo foglio del documento pubblicato integralmente qui sotto, la data di protocollo è del 19 aprile 2021:
(apri e scarica il documento completo)
presentazione_MMMA_2022.stamped
Le bugie non si fermano qui. A nostra precisa domanda sulle dimensioni dei mezzi che sarebbero stati esposti a Piazza degli Eventi ci era stato risposto (di piccole dimensioni).
Questo il video di quella conferenza-pagliacciata del presidente Paolo Giorgi:
E questo quanto scrive nella richiesta di autorizzazioni al Comune di Civitavecchia:
Come se non bastasse questo, la mancanza del pagamento con la presentazione del Mod. F24 delle tasse di occupazione del suolo pubblico, la fideiussione e le assicurazioni necessarie per essere autorizzato.
Per distogliere l’attenzione qualcuno ha pensato bene di trasformare la parola “ANNULLATA” specifica della riunione organizzata in video conferenza dall’AdSP in “NON DAREMO AUTORIZZAZIONI“.
Infatti, ad oggi, l’istruttoria autorizzativa promossa dalla Pro-Tarquinia all’AdSP formalmente ancora non è chiusa.
Così come il ricorso al TAR Lazio dove si attende l’esito del giudizio di merito che è stato fissato per il 25 maggio prossimo, un altro contenzioso, ben più pesante, si aperto tra l’amministrazione comunale di Tarquinia e l’Associazione Pro-Tarquinia.
Paolo Giorgi adesso dovrà saldare subito i debiti. Tanti. Imponenti con l’amministrazione comunale visto che per legge sono già stati messi in cartella dall’Agenzia delle Entrate.
Inoltre, alcuni soci, avrebbero già chiesto al presidente Giorgi di convocare il consiglio d’amministrazione dove dovrà spiegare tutta l’intera vicenda. Ultima ciliegina sulla torta la pubblicità a pagamento uscita su “TrovaRoma” di Repubblica il 28 aprile scorso. Come hanno fatto ad occupare quello spazio per il 28 aprile? Quando lo hanno prenotato? Quanto è costato e chi rifonderà le spese?
Infine il problema politico. A Roma qualcuno ha già iniziato una trattativa per togliersi di mezzo Dimitri Vitali che di problemi ne ha creati a profusione. L’idea è quella di sostituirlo con un assessore “ripescato” da Fratelli d’Italia e riportare i “meloniani” in maggioranza.
In alternativa c’è chi vedrebbe di buon occhio la restituzione della delega al commercio a chi l’aveva prima e cioè la più affidabile Emanuela Di Paolo. Questa soluzione sarebbe gradita anche ai vertici romani della Lega che da giorni non rispondono più al telefono al sempre più isolato Dimitri Alvaro Vitali.