La candidata (vice) sindaca ancora una volta dimostra di non poter ricoprire il ruolo per il quale concorre
MONTALTO DI CASTRO – Per fortuna che c’è Emanuela Socciarelli la candidata a sindaco (sulla carta) al Comune di Montalto di Castro che ci mette di buon umore.
L’altro giorno abbiamo raccontato della patetica scena, della quale è stata la protagonista (suo malgrado) vita da tutti coloro che, presenti o in diretta streaming, seguivano l’ultima seduta del consiglio comunale di Montalto di Castro.
La consigliera Emanuela Socciarelli, non conoscendo la materia, parliamo di TARI (rifiuti) si era fatta scrivere l’intervento da qualcuno che ne sapeva più di lei. Su questo non c’è dubbio altrimenti non si spiega quel modo di leggere e di crollare emotivamente come se stesse parlando davanti a Vladimir Putin.
Non ha retto il confronto con il sindaco Sergio Caci (lo hanno vito tutti non solo noi), che le ha risposto a tono e con educazione. Lei, candidata dell’anomala associazione politica composta dal Movimento 5 Stelle e di Fratelli d’Italia rispondendo al nostro articolo è andata fuori tema. I suoi consigliere che la considerano evidentemente una subalterna, l’hanno consigliata male.
Questo l’articolo:
Montalto di Castro – Socciarelli, prove da (vice) sindaco per la crocerossina piangente
Se avete modo di leggere non c’è nulla di personale. L’etichetta “crocerossina” è stato un modo affettuoso di identificarla per quel che è, una semplice e dignitosissima infermiera.
Per curare Montalto di Castro non servono infermieri ma bravi dottori, direbbe qualcuno.
In quell’articolo ci siamo limitati a narrare le sue gravissime carenze politiche e culturali. Parlare a vanvera con un compitino scritto alle elementari porta all’insufficienza ma, evidentemente, chi la sta sostenendo le fa credere il contrario o che possa essere lei la soluzione giusta per il dopo Caci.
“Dio ci scampi e liberi” dicono i vecchi contadini quando temono l’arrivo della siccità o delle cavallette.
Montalto di Castro se vuole cambiare ha bisogno di persone in grado di saper distinguere la differenza tra “attacchi politici” e quelli “personali“. Eppure tra i suoi grandi elettori c’è uno scienziato della materia, il “talebano della carta bollata” Francesco Corniglia che in Regione Lazio sta con il Partito Democratico e a Montalto di Castro con la vera destra di Fratelli d’Italia. Chi più del “Talebano” pentastellato può farle capire queste evidenti differenze?
Non c’è mica bisogno di rispolverare il Bunga Bunga o le vignette di Vauro Senesi per capirlo!
Ci auguriamo che presto si confronti in pubblica udienza con la stampa dove avremo modo di vedere il suo grado di preparazione politica e soprattutto conoscenza delle tematiche serie che attanagliano il territorio.
Lei stessa ha scritto che è pronta a confrontarsi sui temi politici elettorali. Bene. Ovviamente lì, senza suggeritori e fogli scritti, sarà in grado di dibattere senza mettere in mezzo professioni più o meno dignitose (che nessuno le ha contestato) o esperti in impianti fotovoltaici, cassieri di banca, contadini, pescatori o disoccupati con il reddito di cittadinanza. Un conto farsi scrivere un intervento o un comunicato e un conto è dimostrare di conoscere le materie delle quali si parla.