L’ipotesi di aerei russi o cinesi di cui non si conoscono le nuove tecnologie
«I fenomeni aerei non identificati rappresentano una minaccia per la sicurezza, per questo il dipartimento per la Difesa farà di tutto per investigare la loro origine». Lo ha detto il sottosegretario alla Difesa per l’intelligence e la sicurezza, Ronald Moultrie, alla sottocommissione per l’antiterrorismo e il controspionaggio della Camera americana nella prima audizione pubblica sugli Ufo in oltre 50 anni.
I deputati hanno sottolineato come sia urgente che il Pentagono chiarisca non solo se ci siano forme di vita aliene vicino alla terra ma anche spiegare se questi oggetti aerei non identificati siano il prodotto di una «tecnologia di nuova generazione» messa in campi dalla Russia o dalla Cina. «Il popolo americano si aspetta e merita che i suoi leader rispondano seriamente a qualsiasi potenziale rischio per la sicurezza nazionale, specialmente quelli che non comprendiamo appieno», ha dichiarato il presidente della sottocommissione, il democratico André Carson.
In aula, oltre a Ronald Moultrie, il vicedirettore dell’intelligence navale, Scott Bray. La discussione si è concentrata sul programma lanciato dal Pentagono l’anno scorso per la valutazione di «144 fenomeni aerei non identificati» rilevati dai servizi americani dal 2004 a oggi.
Di questi, l’intelligence è riuscita a spiegarne solo uno. Il dipartimento della Difesa «vuole mettere a punto un metodo migliore per identificare questi fenomeni, analizzando tali informazioni in un modo più proattivo e coordinato di quanto non sia stato fatto in passato», ha spiegato il portavoce del Pentagono.